Incursioni in Libano, l'appello di Tajani: "Italiani lascino il Paese"

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Le notizie che arrivano dal confine tra Libano e Israele sono ancora frammentarie. Si sono registrati colpi di artiglieria e di tank, con l’esercito libanese che avrebbe abbandonato i posti di osservazione alla frontiera per ritirarsi nelle caserme cinque chilometri più indietro. Tel Aviv ha dichiarato tre cittadine nel Nord (Misgav Am, Kfar Galadi e Metula) “zona militare chiusa” dove entrare è vietato e da cui è anche complicato reperire notizie. (il Giornale)

La notizia riportata su altre testate

“Abbiamo avuto la garanzia e abbiamo avuto le prove che Israele presterà grande attenzione ai nostri militari – ha aggiunto -. ROMA (ITALPRESS) – “Ho chiesto al ministro israeliano grande prudenza nelle reazioni e grande attenzione alla popolazione civile palestinese e libanese, l’obiettivo è quello di fare arretrare Hezbollah”. (SardiniaPost)

«Sospesi i pattugliamenti» Il portavoce dell'Onu ha dichiarato che l'Unifil, le forze di pace in Libano, sono state costrette a fermare le attività di pattugliamento. La procedura è avvenuta su disposizione della autorità militari del Comando di Unifil. (ilmessaggero.it)

– “Sto seguendo da vicino la drammatica situazione in Libano in contatto costante con i Ministri della Difesa e degli Esteri”. Roma, 30 set. (Agenzia askanews)

La Brigata Sassari nell'inferno del Libano, Camporini: “Aumenta il rischio”

La leader del Pd: "Netanyahu sta portando avanti questa guerra per la sua sopravvivenza politica" (LAPRESSE)

ROMA (ITALPRESS) – “Noi invitiamo tutti i cittadini italiani a lasciare il Libano usando i voli commerciali, ci sono voli da Beirut per Milano e per Roma: è bene abbandonare il Paese, la situazione è veramente complicata, ci sono combattimenti in corso e quindi per la massima garanzia è bene che gli italiani se ne vadano. (Reggio TV)

Nel Libano che fa i conti con la violenza devastante della guerra aumentano i rischi per la Brigata Sassari che in quell'area del mondo, nell'ambito della missione Unifil, è chiamata, sin dall'inizio, secondo le indicazioni dell'Onu, ad agire per creare le basi di una coesistenza non conflittuale tra Israele ed Hezbollah. (L'Unione Sarda.it)