Alla Cop29 accordicchio su 300 miliardi l’anno per i Paesi vulnerabili. “Tristemente inadeguato. Così si sancisce l’ingiustizia climatica”
Si è chiusa nella notte la Cop 29 sul clima di Baku, in Azerbaigian, ma non si può certo dire che si sia trovato un accordo tra le parti. Doveva essere la Cop dedicata alla Finanza (il dossier più importante) ma, oltre che riservare un risultato molto deludente sul fronte delle risorse che i Paesi industrializzati mobiliteranno per il Sud del mondo, sarà ricordata anche come la Cop dello stallo nella riduzione delle emissioni e dell’uscita dai combustibili fossili (Il Fatto Quotidiano)
Su altre testate
Dalla nostra inviata a Baku1 Qual era la sfida chiave di COP29?Il Ncqg, acronimo di New Collective Quantified Goal (Nuovo obiettivo di finanza climatica): la cifra che i Paesi più sviluppati dovranno stanziare per permettere a quelli in via di sviluppo di affrontare gli effetti della crisi climatica e ridurre le proprie emissioni. (Corriere della Sera)
Accordo raggiunto sul clima alla Cop29 di Baku, in Azerbaigian, e il presidente degli Stati Uniti uscente, Joe Biden, esulta parlando di "risultato storico" e "rivoluzione verde" che "nessuno può impedire". (Adnkronos)
L'accordo impegna le nazioni sviluppate a pagare almeno 300 miliardi di dollari all'anno entro il 2035 per aiutare i paesi in via di sviluppo a rendere piu' verdi le loro economie e a prepararsi ai disastri. (Tiscali Notizie)
I Paesi partecipanti alla Cop29 hanno concordato un accordo per iniettare almeno 300 miliardi di dollari all’anno nella lotta contro il cambiamento climatico, con l’obiettivo di aiutare le nazioni povere a far fronte alle devastazioni del riscaldamento globale. (LAPRESSE)
L'India boccia l'intesa: deludente Il rappresentante dei 45 paesi più poveri del Pianeta ha denunciato un accordo "poco ambizioso". (TGLA7)
A Baku viene approvato anche il mercato internazionale del carbonio, che permetterà agli Stati di investire in progetti di decarbonizzazione all'estero. (L'Unione Sarda.it)