A 17 anni uccide madre, padre e fratellino: “ero oppresso”. L’esperto: insegniamo ai giovani che non tutto è dovuto, esistono pure i ‘no’

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Tecnica della Scuola INTERNO

“Insegnare ai ragazzi a gestire i ‘no’, a comprendere e rispettare i limiti, e a vivere le frustrazioni e le gelosie in modo sano è essenziale per la loro crescita”. A sostenerlo è Giuseppe Lavenia, psicoterapeuta e presidente dell’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche, Gap e Cyberbullismo, commentando la tragedia di Paderno Dugnano, vicino Milano, dove un giovane di 17 anni ha confessato di avere ucciso il padre, la madre e il fratellino di 12 anni. (Tecnica della Scuola)

Ne parlano anche altri giornali

“Quello che emerge è soprattutto un’assoluta mancanza di empatia” e di “riconoscimento delle emozioni altrui”, per cui “anche di fronte alla sofferenza dell’altro è come se il cervello andasse in tilt”. (Servizio Informazione Religiosa)

Un 17enne, nella notte tra sabato 31 agosto e domenica 1 settembre, ha ucciso suo fratello e i suoi genitori in casa a Paderno Dugnano (Milano). (Fanpage.it)

C’è ancora sgomento a Paderno Dugnano (Milano), dove un 17enne - nella notte tra sabato e domenica - ha ucciso suo padre Fabio, 51 anni, sua madre Daniela di 49 e il fratellino Lorenzo di 12 anni, nella villetta di famiglia. (Sky Tg24 )

È il primo commento che Matteo Lancini, psicoterapeuta e presidente della Fondazione Minotauro di Milano (ultimo libro Sii te stesso a modo mio. Per questo, come sostengo da tempo, dobbiamo essere in grado di tornare a una relazione basata sull’identificazione dell’altro, sul comprendere le ragioni dell’altro – che non significa dargli ragione – soprattutto figli e studenti”. (Il Fatto Quotidiano)

Solo tre parole, anch’esse piuttosto normali, si stagliano sullo sfondo: un certo malessere, un senso di estraneità sia rispetto alla famiglia sia rispetto al mondo, la solitudine. Normalità. (Vita)