Gli Stati Uniti hanno aggiunto Tencent all’elenco delle aziende che supportano l’esercito cinese
Ancora tensioni tra Stati Uniti e Cina. In queste ultime ore, infatti, il Dipartimento della Difesa statunitense ha aggiunto le aziende tecnologiche cinesi Tencent, la multinazionale madre di WeChat, e CATL, la più grande azienda produttrice di batterie al mondo, all'elenco di imprese che si presume collaborino con l'esercito del paese. Una mossa che non ha alcuna conseguenza particolare per le società in questione, anche se in futuro potrebbe comprometterne i progressi commerciali, soprattutto nel caso di accordi con gli Stati Uniti. (WIRED Italia)
La notizia riportata su altri giornali
Dentro anche Cosco, che usa le imbarcazioni per simulare un attacco navale su Taiwan Il dipartimento della Difesa Usa ha inserito Tencent e Catl (lavora con Tesla) nella black list delle società cinesi legate a operazioni militari. (Milano Finanza)
La notizia ha inizialmente lasciato di sasso: Tencent, il colosso cinese del gaming, è stato inserito nella blacklist del governo degli Stati Uniti per presunti legami con l'esercito cinese. Sebbene non comporti sanzioni dirette, questa designazione rappresenta un forte deterrente per le imprese americane, scoraggiate dall’intraprendere rapporti commerciali con i membri della lista, come riportato anche da VGC. (Spaziogames.it)
La maggior parte delle società che appaiono nell’aggiornamento 2025 operano nell’industria e nelle tecnologie informatiche, ma quest’anno ne sono comparse alcune operanti anche nel trasporto e nella logistica. (TrasportoEuropa)
Tencent prova a reagire. La società cinese, leader globale nei videogiochi e tra le maggiori per capitalizzazione di mercato in Asia, ha tentato di restare a galla dopo l’inserimento nella blacklist dei soggetti legati all’esercito cinese da parte degli Stati Uniti (Milano Finanza)
Tencent entra nella lista nera Usa, insieme a Catl. Il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha aggiunto i due colossi tecnologici cinesi in una “blacklist” di aziende accusate di lavorare per l’esercito della Cina, sulla base di una valutazione secondo cui Pechino fonde tecnologia commerciale e militare. (FIRSTonline)
I due colossi del tech cinese compaiono in un elenco aggiornato pubblicato il 7 gennaio sulla Gazzetta ufficiale ed era disponibile per la consultazione da lunedì 6 gennaio. Nuovo affondo di Washington sul tech cinese. (Corriere della Sera)