È in arrivo l'influenza australiana: come riconoscere i sintomi

Cresce l’allerta per una nuova ondata di influenza australiana, attesa soprattutto dopo Natale. La variante del virus influenzale di quest’anno è particolarmente immunoevasiva, capace di aggirare in parte le difese immunitarie, rendendola più aggressiva. Sintomi principali I sintomi si presentano con intensità maggiore rispetto agli anni passati. I più comuni includono febbre alta (oltre i 38°C), tosse secca, mal di gola, dolori muscolari e articolari, affaticamento, naso che cola e occhi arrossati. (ViterboToday)

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Picco a fine vacanze "Sia i dati nazionali, che i dati raccolti presso il nostro laboratorio di riferimento regionale ci dicono che nelle ultime due settimane, in particolare nell'ultima settimana, i rilevamenti di influenza sono più che raddoppiati - spiega Orsi - negli ultimi giorni si è registrato un deciso incremento, quindi tutti gli indicatori ci dicono che molto probabilmente raggiungeremo un picco di sindromi influenzali e di rilevamenti virali verso la fine delle vacanze probabilmente o verso metà gennaio, quindi diciamo che le prossime settimane saranno quelle un po' più intense. (Primocanale)

ROMA (ITALPRESS) - Previsto per gli ultimi giorni del 2024 e l'inizio del 2025 il picco dell'influenza australiana. Soprattutto anziani fragili e altre categorie a rischio devono adottare tutte le misure necessarie per evitare conseguenze pericolose. (Il Sole 24 ORE)

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Influenza, ospedali in allerta: a fine anno atteso il picco

Nella settimana dal 9 al 15 dicembre si sono registrati 561mila nuovi casi di influenza stagionale in Italia. Gli over 60 sono la fascia più a rischio di complicanze, e i geriatri raccomandano l’uso di vaccini potenziati per garantire loro una maggiore protezione. (Sky Tg24 )

Gentile lettrice, è sempre in tempo per vaccinarsi contro l'influenza. Per quanto sia raccomandabile vaccinarsi già a partire da ottobre, è comunque possibile vaccinarsi in qualsiasi momento della stagione influenzale. (la Repubblica)

Il picco della diffusione dell'influenza stagionale è previsto tra la fine dell'anno e la prima settimana di gennaio, ma il buon andamento delle vaccinazioni riduce l'allarme per i contagi. All'ospedale di Trieste e Gorizia non c'è dunque allarme, durante le festività l'attività di medici e infermieri è garantita e non ci sono carenze dovute alle ferie del personale (RaiNews)