La rabbia dei camionisti nel giorno del lutto a Calenzano: «L'impianto Eni? Vecchio e obsoleto, ogni volta mettevamo una toppa»

Tante, troppe manutenzioni compiute durante le operazioni di carico delle autocisterne nel piazzale del deposito Eni di Calenzano che lunedì scorso si è trasformato nell’epicentro dell’ennesima tragedia sul lavoro. «Non è fattibile caricare le autobotti e fare manutenzione, sono due attività incompatibili per la sicurezza. Se noi carichiamo accanto non ci può essere una ditta esterna che ripara perché io non posso vedere cosa fa, così come loro con noi». (Corriere Fiorentino)

La notizia riportata su altri media

«Una di loro ha preso la patente da pochi giorni ed era stato lui - raccontano gli amici - a fare orgogliosamente con lei la guida preparatoria per l’esame». La prima vittima identificata è stata Vincenzo Martinelli, cinquantunenne napoletano, ma residente da diversi anni a Prato: lascia una moglie e due figlie di diciotto e ventuno anni. (Giornale di Sicilia)

Mentre si è conclusa la ricerca dei dispersi, con cinque vittime accertate, il procuratore Luca Tescaroli ha nominato dei periti che saranno coinvolti nelle indagini. (Today.it)

Fuori dai cancelli del deposito Eni di Calenzano una cinquantina tra operai, autisti, cittadini, rappresentanti delle istituzioni e i parenti delle vittime, si raccolgono mercoledì mattina (due giorni doopo la strage) per il minuto di silenzio è la deposizione di una corona di fiori in omaggio delle cinque vittime dell’incidente sul lavoro. (Corriere Fiorentino)

Strage di Calenzano, deposito Eni sotto sequestro. Escluso sabotaggio, operatore ha dato allarme su anomalia

Al momento dell’esplosione nel deposito dell’Eni di Calenzano, lunedì mattina, sotto la pensilina di carico carburanti non c’erano solo gli autisti delle autobotti che facevano rifornimento ma c’era anche una squadra di sei persone impegnata in un’attività di manutenzione. (Corriere Fiorentino)

"Se il governo dopo la strage di Esselunga" a Firenze "fa la patente a crediti, che dà punti alle imprese, poi taglia sulla finanza pubblica e dunque sui controlli" significa che "continua a lasciare mano libera alle imprese di fare quello che credono per aumentare il profitto. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Strage di Calenzano. Dai primi rilievi tecnici disposti dalla procura di Prato nel deposito Eni, non è stato trovato esplosivo, quindi, viene escluso che l'esplosione sia da attribuire a un possibile sabotaggio. (ilmessaggero.it)