Stop Making Sense, quando i Talking Heads fecero la storia anche grazie all'abito “The Big Suit” di David Byrne

Stop Making Sense, i Talking Heads tornano al cinema 40 anni dopo con la versione restaurata in 4K del film-concerto di Jonathan Demme I Talking Heads sono, e saranno sempre ispirazione creativa, non convenzionale, linfa vitale per gli artisti di ogni tempo. David Byrne, leader, voce carismatica, e innovatore di quel gruppo, ha aperto la strada a qualcosa di mai visto nelle performance dal vivo, ponendo l’attenzione non solo sulla musica e la ricerca di suoni, ma anche rivoluzionando il concetto di spettacolo. (Vogue Italia)

Ne parlano anche altri media

Nel 1984 David Byrne e soci sono protagonisti di un cult dei film rock, capace di influenzare generazioni di musicisti a venire. (Rolling Stone Italia)

Ci sono molti modi per filmare un concerto live. Si può puntare sul backstage, sui preparativi della band, sulle attese e le paure dei singoli componenti. (Sentieri Selvaggi)

David Byrne e Lynn Marby in Stop Making Sense, film concerto dei Talking Heads. (Style - Moda Uomo del Corriere della Sera)

È da solo, con una chitarra acustica e uno di quegli stereo portatili che si usavano negli anni Ottanta. "Ho una cassetta da farvi sentire". (Movieplayer)

Il primo appuntamento è un omaggio alla band dei Talking Heads, che domani sera culminerà con la proiezione di ‘Stop Making Sense’: un film musicale diretto dal regista premio Oscar Jonathan Demme, che porta sul grande schermo la band di David Byrne al Pantages Theater di Hollywood nel dicembre 1983, durante il concerto più iconico di sempre. (il Resto del Carlino)

Il documentario, girato nel dicembre del 1983 al Pantages Theater di Hollywood, cattura tutta l’energia della performance live dei Talking Heads, considerata tra le più iconiche della storia del rock. Descritto dal critico Leonard Maltin come “uno dei più grandi film rock di sempre,” il film è stato acclamato dalla critica e dal pubblico anche al Toronto Film Festival. (varesenews.it)