Bonus 100 euro, il Governo valuta l’anticipo nelle tredicesime del 2024

Supporto aggiuntivo nei periodi di massima pressione finanziaria La terza legge di Bilancio del Governo Meloni è in fase di elaborazione, con l’esecutivo che sta valutando tutte le misure economiche in vista dell’anno 2025. Tra queste spicca anche una ulteriore novità legata al cosiddetto bonus 100 euro che potrebbe essere anticipato e aumentato nel 2024. Allo stato attuale il governo sta valutando diverse misure per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie. (Quotidiano di Sicilia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Queste le parole il vice ministro dell’Economia Maurizio Leo, in un’intervista al Messaggero, dove, parlando della prossima manovra, annuncia un bonus tredicesime. Abbassare le tasse al ceto medio è necessario, ma lo si deve fare con risorse da individuare». (Open)

Abbassare le tasse al ceto medio è necessario, ma lo si deve fare con risorse da individuare". Lo spiega il vice ministro dell'Economia Maurizio Leo, in un'intervista al Messaggero, parl… (L'HuffPost)

Un risultato superiore alla media Ocse (+0,9%), trainato da un incremento dei redditi da lavoro dipendente e dai trasferimenti sociali in natura e in denaro erogati dallo Stato; ovviamente la notizia diffusa è stata accolta con soddisfazione dal governo e la premier Giorgia Meloni ha affermato che «siamo sulla strada giusta». (Corriere della Sera)

Le misure su cui il governo è al lavoro prevedono interventi sul fisco per aiutare le famiglie e le fasce più deboli. Si va verso il rinnovo del taglio del cuneo fiscale per i lavoratori con redditi fino a 35 mila euro. (Corriere della Sera)

Le entrate fiscali stanno andando bene, e i principali indicatori economici sono rassicuranti. Eppure, il nuovo Patto strutturale di Bilancio prevede che ogni nuova spesa dovrà essere finanziata o con tagli o con nuove entrate. (ilmessaggero.it)

Negli ultimi anni, il tema del supporto alla genitorialità ha assunto un ruolo sempre più centrale nel dibattito politico e sociale in Italia. Le istituzioni hanno cercato di introdurre misure che, da un lato, favoriscano la nascita di nuovi figli e, dall’altro, consentano ai genitori, soprattutto alle madri, di conciliare meglio i loro impegni lavorativi con quelli familiari. (Finance CuE)