Sinner, ora è ufficiale: liberazione per il numero uno del mondo

Jannik Sinner, adesso è ufficiale: colpo di scena clamoroso, ecco cosa accadrà dopo le Finals Un 2024 chiuso proprio come l’aveva aperto: Jannik Sinner trionfa alle Finals disputate a Torino e chiude un anno che ricorderà per sempre, il cui ricordo è da tramandare ai nipotini. Un doppio 6-4 per sbarazzarsi nell’ultimo atto contro Taylor Fritz e conquistare così il torneo più importante dopo gli Slam. (MilanLive.it)

Ne parlano anche altre fonti

Jannik Sinner vola in campo per la felicità di milioni di tifosi ma anche del suo conto in banca. Il fuoriclasse azzurro, infatti, non solo ha chiuso la stagione al primo posto mondiale, ma è anche in vetta alla classifica dei guadagni del 2024. (Sport Mediaset)

A Torino, con Sinner, ha festeggiato anche il Consorzio Asti Docg. Le immagini sono andate in diretta in tutto il mondo: Jannik Sinner dopo la vittoria alle Nitto ATP Finals, sul campo di gioco mentre stappa due magnum di Asti spumante Docg. (La Nuova Provincia - Asti)

Domenica nella serata che ha incoronato Jannik Sinner alle Atp Finals, c’è stato spazio per altre emozioni. Un confronto che resterà l’ultimo arbitrato dal bergamasco d’adozione nel circuito Atp. (L'Eco di Bergamo)

Sinner e le parole sui genitori dopo la vittoria delle Atp Finals: «Vengono prima di ogni trofeo»

Sinner era certo di finire per la prima volta la stagione in vetta alla classifica mondiale anche prima di vincere le Atp Finals, ma si tratta di un dominio assoluto con sette titoli conquistati di cui due Slam (Australian Open e US Open) nel 2024. (sport.tiscali.it)

Siamo già al punto in cui proclamiamo l’inevitabilità futura di Jannik Sinner, da qui agli anni a venire finché Tas non ci separi. La precondizione dell’assioma, se vogliamo chiamarlo così, è proprio che solo un fattore esterno come la sentenza d’un tribunale (o l’ovvietà di un infortunio qualunque) potrà “salvare” il tennis dal dominio del suo attuale mattatore. (IlNapolista)

Ha ballato come nessun altro, quest’anno, Jannik Sinner, e adesso se ne sta lì con la coppa accanto, giura di essere felice («Lo sono, lo sono») ma lo dimostra a modo suo; degli otto furibondi giorni di Torino, compendio di dodici mesi mai noiosi, rimangono un coriandolo nei capelli e la gioia di aver riunito la famiglia intorno a sé. (Corriere della Sera)