Autonomia differenziata. Corte costituzionale dice no ad abrogazione totale, ma boccia sette punti rilevanti

Quel che forse è ancora più importante, la Consulta ha fornito una lettura delle norme costituzionali varate con la riforma del 2001, quelle relative alla possibilità di attribuire alle regioni a statuto ordinario forme e condizioni particolari di autonomia (art.116, terzo comma), che riconduce tutto il discorso dell’autonomia differenziata nell’alveo delle coordinate fondamentali della Carta. E così facendo salva l’autonomia, che fa parte della cultura costituzionale del nostro Paese, ma la mette al riparo da pericolose forzature che in alcune ambiguità del testo del 2001 potevano trovare alimento e rispetto alle quali anche i referendum nulla avrebbero potuto (Foto Calvarese/SIR) Tutta un’altra autonomia. (Servizio Informazione Religiosa)

Ne parlano anche altre fonti

Introduzione (Sky Tg24 )

Da un canto, afferma che non può qualificarsi del tutto incostituzionale una legge dovuta, perché attua in via generale ciò che è già previsto dal Titolo V della Costituzione. Se la cornice è salva, però, il quadro cambia in molti suoi aspetti strutturali. (il Giornale)

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Autonomia, Zaia "Il referendum andrà a finire male"

La Corte costituzionale ha inferto un duro colpo al progetto di autonomia differenziata, la legge fortemente voluta dalla Lega che permetterebbe alle regioni di gestire in autonomia materie oggi di competenza statale. (WIRED Italia)

Il cittadino a chi deve credere? «Alle carte. «Solo in Italia chi ha perso vuol far credere di avere vinto. (Corriere della Sera)

Autonomia, Zaia "Il referendum andrà a finire male" 15 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)