Perché l’Italia e l’Ue non devono sottovalutare i rischi dell’auto cinese

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Perché l’Italia e l’Ue non devono sottovalutare i rischi dell’auto cinese Mentre Usa e Canada si preparano a bandire le importazioni dalla Cina di componenti tecnologici per auto, ad alto rischio di spionaggio, l'Italia apre a Dongfeng. Il governo farebbe bene a ripensarci. L'intervento di Marco Mayer. Caro direttore, la notizia inattesa è che anche il Canada – dopo aver alzato in modo molto consistente le tariffe – sta valutando di bandire le importazioni di componenti high-tech per automobili dalla Cina perché si prestano con grande facilità ad operazioni di spionaggio. (Start Magazine)

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L'indagine anti-sovvenzioni condotta dall'Unione Europea sui veicoli elettrici cinesi è attualmente una questione cruciale per la cooperazione economica e commerciale tra Cina e Ue. Recentemente, il ministro del commercio cinese Wang Wentao ha visitato diversi paesi europei, incontrando alti funzionari di Italia, Germania, Belgio e altri paesi, nonché Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo della Commissione europea e commissario per il Commercio. (Milano Finanza)

La Cina è il primo paese produttore di auto elettriche e la posizione dominante del colosso asiatico determina una serie di reazioni e conseguenze nelle relazioni commerciali in tutto il mondo. A tenere banco, soprattutto, è la questione dei dazi, introdotti dalla Commissione Europea il 5 luglio 2024, ma in continua evoluzione. (Moveo)

UE e Cina continuano a confrontarsi sul tema dei sussidi statali cinesi eccessivi, che portano a prezzi sleali per le auto elettriche cinesi vendute in Europa. Tuttavia il voto del 25 settembre, che doveva confermare (o annullare) i dazi provvisori è saltato. (greenmove.hwupgrade.it)

Auto elettriche: trovato l'accordo tra Cina e UE sui dazi

Il voto sui dazi per le auto elettriche cinesi dei Paesi membri doveva tenersi il 25 settembre secondo alcune indiscrezioni passate. Adesso, pare che sia stato tutto rimandato alla prossima settimana. (HDmotori)

Parlando degli stabilimenti cinesi, il vicepresidente Valdis Dombrovskis ha detto al Financial Times: «quanto del valore aggiunto sarà creato nell’UE? Quanto del know-how sarà nell’UE? Si tratterà solo di impianti di assemblaggio o di fabbriche di automobili? È una differenza sostanziale». (Energia Oltre)

Secondo un portavoce del ministero del Commercio cinese, Pechino si è impegnata a vendere i propri veicoli elettrici nell'UE a prezzi superiori a dei livelli minimi ancora da stabilire. (Tom's Hardware Italia)