Abbiamo visitato il centro per migranti in Albania: un cantiere a cielo aperto e vuoto. Uno spreco enorme mentre si taglia la spesa pubblica
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Di Daniela Patti e Guido Silvestri Ieri abbiamo visitato il centro per migranti di Gjadër in Albania. La delegazione di Volt era composta da 4 dei 5 eurodeputati del partito europeo e il loro staff, oltre alla co-presidente di Volt Europa Francesca Romana d’Antuono e al co-presidente di Volt Albania Ardit Minarolli e noi, co-presidenti di Volt Italia. Siamo stati accolti e guidati nel tour dall’addetto dell’Ambasciata Italiana e dal dirigente responsabile della Polizia italiana. (Il Fatto Quotidiano)
Su altre fonti
Lo scrive sui social Riccardo Magi, segretario di +Europa. "Missione compiuta! Il Governo è riuscito nell'impresa dei rimpatri. (Civonline)
Tanto che la visita della delegazione di Volt Europa e dei suoi europarlamentari “è stata accolta come piacevolissimo diversivo”, raccontano i due copresidenti del “primo partito paneuropeo” in Italia, Daniela Patti e Guido Silvestri, al termine del loro giro a Gjader. (Il Fatto Quotidiano)
Il progetto del governo italiano di mandare i migranti in Albania non è stato chiuso, ma sicuramente è congelato: la forza lavoro nei centri albanesi è ridotta al minimo, nell'attesa che ci sia un giudice che dica che mandare i migranti che volevano approdare in Italia nei campi di Shengjin e Gjader sia compatibile con il diritto europeo. (L'HuffPost)
Sono arrivati nei centri in Albania senza neppure rendersene conto. Dietro il monitor c’era la commissione territoriale che – a tempi record e con procedura online – ha esaminato le … (La Repubblica)
I centri per i migranti realizzati dal governo Meloni si svuotano sempre più. La scorsa settimana una cinquantina di agenti addetti alla sicurezza erano già rientrati in Italia, lasciando nelle strutture di Gjader e Shengjin, che al momento non "ospitano" mezzo migrante, le 170 unità necessarie a gestire la turnazione. (Today.it)
Resta adesso a presidio un piccolo contingente di 7 persone per l’amministrazione e la necessaria formazione del personale albanese in attesa del 4 dicembre, quando la Cassazione si pronuncerà sulla questione dei “Paesi sicuri” e sui ricorsi del Viminale contro i decreti dei magistrati di Roma che a metà ottobre avevano inviato in Italia i primi 12 richiedenti ascolta articolo (Sky Tg24 )