“I neonazisti gruppi nuovi rispetto a CasaPound. Si rifanno a quelli dell’Europa dell’Est e a Qanon”
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BOLOGNA – «Dalle prime coordinate dell’indagine “Werwolf Division” sembra un’estrema destra diversa rispetto a Casa Pound e Forza Nuova, con altri riferimenti e parole d’ordine. Non si rifà al fascismo italiano ma guarda semmai al neonazismo, agli Hammerskins, all’Europa orientale, da dove spesso arrivano i finanziamenti, a QAnon. Un’estrema destra che da una decina d’anni sta prendendo casa anch… (La Repubblica)
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Nella lista dei venticinque indagati del gruppo neonazista sgominato in Italia dalle Direzioni distrettuali antiterrorismo delle Procure di Bologna e di Napoli ci sono anche un triestino e un pordenonese. (Il Piccolo)
Perché il collante che le indagini - iniziate dalla Digos di Napoli e poi trasferite per competenza nel capoluogo emiliano - hanno individuato è preciso: l'antisionismo che diventa antisemitismo, e che porta a fare fronte comune estremisti di diverse provenienze. (il Giornale)
Del gruppo neonazista, Trevisani sarebbe il leader e per questo, da oltre un anno, non assume più sostanze. Andrea Ziosi è l’altra figura apicale dell’organizzazione che puntava a sovvertire lo Stato democratico per dare vita «a un grande Stato etico ed autoritario». (Corriere della Sera)
Ma sto ricevendo chiamate di solidarietà da tutto l'arco parlamentare e questo mi rincuora». David Parenzo, giornalista e conduttore di L'aria che tira su La7, racconta di essere stato informato dell'inchiesta sull'organizzazione estremista neonazista sgominata a Bologna (Corriere Roma)
La prima inchiesta risale al 2021: è della procura di Napoli. Lo scambio con quello che è stato ritenuto ai vertici del gruppo a vocazione nazista, suprematista bianco, antisemita e negazionista della Shoah, il bolognese Andrea Ziosi, erano frequenti. (il Resto del Carlino)