Siria, i filo-turchi rallentano. Hezbollah risponde a Israele
“Difenderemo la sovranità della Siria con l’aiuto dei nostri amici”, aveva detto Bashar Al-Assad il giorno che le milizie dell’opposizione islamista prendevano il controllo di Aleppo. Gli amici sono arrivati, ma non nelle proporzioni che consentirono ad Assad di riguadagnare il controllo del Paese nel 2016. Circa 200 miliziani filo-iraniani sarebbero entrati in Siria dall’Iraq, … (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altri giornali
La pressione sull'Iran è aumentata in modo esponenziale quando il conflitto latente tra Hezbollah e Israele è esploso in guerra e poi a ottobre Israele ha attaccato l'Iran con raid contro obiettivi militari (Adnkronos)
Il possibile invio di un numero significativo di forze dall'Iran in Siria a sostegno di Bashar al-Assad, la situazione nel territorio siriano al confine con Israele e il dispiegamento di forze iraniane con il 'pretesto' della battaglia ai gruppi armati protagonisti dell'offensiva degli ultimi giorni nel Paese arabo. (Adnkronos)
«Siamo qui con i nuovi arruolati nella brigata corazzata. C'è un grande aumento nel reclutamento. (Corriere del Ticino)
Tutto questo sotto gli occhi di Russia e Iran che in questo momento storico, impegnate su altri fronti o indebolite, non sembrano essere in grado di dare una risposta adeguata a sostegno dell’alleato siriano. (RSI Radiotelevisione svizzera)
Un controllo, però, a geometria variabile: in alcune aree molto più solido, in particolare sulla costa, area di tradizionale insediamento alawita, e nella capitale, e in altre più ballerino. Siria, al via una nuova fase della guerra civile (RID)
Il regime di Bashar al-Assad, sostenuto da Iran, Russia e Hezbollah, appare sempre più debole nel nord, e il consolidamento di forze jihadiste sunnite vicino al confine israeliano rappresenta un rischio crescente per lo stato ebraico. (Moked)