Roma, possibile contaminazione da plutonio nel Centro Ricerche di Casaccia: coinvolto un «lavoratore in serviz
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Sospetto caso di contaminazione da plutonio di un lavoratore nel Centro Ricerche di Casaccia, alle porte di Roma. L'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare (Isin) ha reso noto che sta «seguendo con la massima attenzione il caso di contaminazione registratosi presso l'impianto Plutonio del centro di Casaccia» che ha coinvolto un «lavoratore in servizio». L'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare ha sottolineato in una nota che «nell'immediatezza della contaminazione ha effettuato una prima ispezione nell'impianto e ha raccolto a verbale le dichiarazioni dei responsabili sulla dinamica di quanto accaduto». (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altri giornali
Vicino a Roma un caso nel Centro ricerche di Casaccia (LAPRESSE)
Roma, sospetta contaminazione da plutonio nel Centro Ricerche di Casaccia: coinvolto un lavoratore in servizio Nell'impianto Enea di Casaccia sono rimasti solo alcuni grammi di plutonio, in un impianto dimsesso che studiava la produzione di questo materiale dall'uranio e che dal 2003 è affidato alla società pubblica. (ilmessaggero.it)
Leggi tutta la notizia Al Centro di ricerca Enea di Casaccia, alla estrema periferia nord della capitale, un lavoratore è stato sottoposto a controlli... (Virgilio)
Sospetto caso di contaminazione da plutonio di un lavoratore nel Centro Ricerche di Casaccia, alle porte di Roma. L’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare (Isin) ha reso noto che sta "seguendo con la massima attenzione il caso di contaminazione registratosi presso l’impianto Plutonio del centro di Casaccia che ha coinvolto un lavoratore in servizio". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
L'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare (Isin) ha reso noto che sta "seguendo con la massima attenzione il caso di contaminazione registratosi presso l'impianto Plutonio del centro di Casaccia" che ha coinv… (L'HuffPost)
L’innovativo dispositivo dotato di una batteria che può durare anche 20 anni si chiama Aveir. All’ospedale Spaziani di Frosinone è stato impiantato il primo pacemaker senza fili. (Frosinone News)