Professoressa aggredita, nessuna elemento su presunte molestie. L’ipotesi della ritorsione dopo la punizione di un alunno

Voci senza fondamento, al momento, sui comportamenti dell’insegnante di sostegno braccata e aggredita da un branco di genitori di alcuni della scuola media “Salvati” di Scanzano, nel Comune di Castellammare di Stabia (Napoli). Le indagini dei carabinieri al momento non hanno trovato alcun riscontro alle voci su presunte molestie sessuali ai danni di alcuni alunni che hanno innescato l’aggressione. Emerge invece l’ipotesi che la calunnia sia stata diffusa come ritorsione nei confronti della professoressa “rea” di aver ottenuto la sospensione di un alunno sorpreso a fumare in bagno. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

E' stata la stessa preside dell'istituto Salvati, Donatella Ambrosio, a chiedere la presenza delle forze dell'ordine visto il permanere di un clima pesante intorno alla vicenda. (Tiscali Notizie)

Ora, delle due l’una: o questi comportamenti erano di fatto palesi (la docente cioè li aveva in qualche modo ammessi più o meno pubblicamente) oppure si tratta di una ipotesi, di un sospetto più o meno fondato. (Tecnica della Scuola)

Sul posto si trovavano anche i genitori della vittima. Una docente di sostegno è stata aggredita da una trentina di genitori che hanno fatto irruzione nella scuola media «Salvati» a Castellammare di Stabia. (napoli.corriere.it)

Castellammare di Stabia, in trenta picchiano un'insegnante. La spedizione punitiva in classe

Domani mattina, 18 novembre, davanti al plesso di Scanzano della scuola media Salvati, a Castellammare di Stabia (Napoli), ci sarà una gazzella dei carabinieri: precauzione disposta per evitare tensioni alla ripresa delle lezioni, dopo il caos che si era scatenato alcuni giorni fa, quando una trentina di genitori avevano aggredito una insegnante di sostegno. (Fanpage.it)

«Basta con la rabbia e la violenza, serve un tempo di pace e di misericordia». Il giorno dopo il clamore sollevato dall'aggressione di una trentina di genitori contro un'insegnante di sostegno il parroco del quartiere Scanzano pronuncia, durante la messa domenicale, parole per invitare alla calma e soprattutto per «condannare la giustizia fai da te». (ilmattino.it)

Erano una trentina. Erano inferociti e continuavano a ripetere: «I bambini non si toccano». (Corriere della Sera)