Francesco Sarcina contro Tony Effe, il "vaffa" al concerto: "Insulta le donne, ci dobbiamo svegliare"

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Non si placa la polemica che da settimane vede Tony Effe al centro del dibattito sull'esclusione dal concerto di Capodanno di Roma per via dei testi delle sue canzoni definiti sessisti. Nelle ultime ore il rapper è finito nel mirino di Francesco Sarcina che, durante il suo ultimo concerto, ha commentato molto duramente l'accaduto. Direttamente dal palco, di fronte al pubblico venuto ad ascoltare la band dal vivo, Francesco Sarcina si è scagliato contro il rapper: "Tony Effe dell'Esselunga musicista?" ha esordito scoppiando in una grassa risata. (Today.it)

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Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da lesolitestories (@lesolitestories) (Blitz quotidiano)

Il lieto fine era nell'aria, ma è stato ufficializzato soltanto dopo il contro-live organizzato da Tony Effe, il trapper escluso dal concertone di Capodanno organizzato dal Comune al Circo Massimo per le polemiche sui contenuti sessisti delle sue canzoni. (Corriere Roma)

Il cantante milanese, frontman delle Vibrazioni, durante uno spettacolo di San Silvestro in piazza a Iglesias, ha dato vita a un fuori programma dedicato al rapper escluso dal concertone di Capodanno al Circo Massimo per i testi sessisti delle sue canzoni. (Corriere Milano)

Tony Effe al Festival di Sanremo, la parola ai giovani imperiesi

Difficile fare peggio dell’amministrazione comunale di Roma, nella faccenda del Concertone di capodanno. Sia chiaro, ‘censura’ è una parola usata in modo grottescamente abusivo: il Comune di Roma ha il sacrosanto diritto di usare il suo (pubblico) denaro come ritiene giusto. (Il Fatto Quotidiano)

Non è ideologia. Non è schieramento. (il Giornale)

Se da una parte il sindaco di Roma ha assunto la decisione di escluderlo al concerto a seguito delle pressioni di associazioni femminili, politici e cittadini a causa dei testi dell’artista, ritenuti in contrasto con le campagne contro la violenza di genere promosse dalla Capitale; dall’altra parte, non è mancata l’azione dell’associazione di Fidapa BPW Italy che ha deciso di inviare una lettera aperta alla Rai, a Carlo Conti e al Comune di Sanremo chiedendo l’esclusione dalla kermesse degli artisti che «veicolano messaggi sessisti e violenti». (Riviera24)