Commissione Ursula 2.0: maggioranza fragile

La nuova Commissione europea ha ricevuto il via libera del Parlamento, ma l’esito del voto preannuncia una legislatura turbolenta e lunghe negoziazioni dietro le quinte. I 370 voti che compongono la maggioranza (282 i contrari, 36 gli astenuti) rappresentano infatti il 54% di tutti i voti espressi, e ancora meno (51%) del numero totale di parlamentari europei, 719. Fondata sull’alleanza tra Partito Popolare Europeo, Socialisti e Democratici e Renew Europe, che ha rischiato di sfaldarsi già nelle audizioni dei commissari, quella che si insedierà a dicembre sarà la maggioranza più risicata della storia europea. (ISPI)

Ne parlano anche altre testate

Via libera a Ursula von der Leyen e la sua Commissione. "Per noi è un momento storico", sono state le prime parole del copresidente dei Conservatori europei Nicola Procaccini. (Liberoquotidiano.it)

Inoltre, è il risultato peggiore se si confronta con gli altri voti di fiducia per le precedenti Commissioni europee, da quella di Jacques Santer nel 1995 (417 voti favorevoli su 626 seggi totali), a quelle di Romano Prodi nel 1999 (510 su 626), di José Manuel Barroso nel 2004 (478 su 732), ancora di Barroso nel 2010 (488 su 736), di Jean-Claude Juncker nel 2014 (423 su 751) e della stessa von der Leyen nel 2019 (461 su 748). (Corriere della Sera)

Poi ci sono state alcune posizioni individuali di segno diverso, come anche nei mesi precedenti. Ma anche qui si manifesta l’esigenza di un salto di qualità”, spiega ancora Orlando. (Il Fatto Quotidiano)

Ue, Margrethe Vestager: «l’automotive deve essere Made in Europe»

Una risicata maggioranza del Parlamento europeo acconsente al von der Leyen bis. Commissione Europea Ursula von der Leyen bis EPA/RONALD WITTEK (Città Nuova)

– “La maggioranza che ha sostenuto Ursula von der Leyen sono gli stessi 9 voti della scorsa volta, non vedo perché fare una lettura molto critica di questa maggioranza. Roma, 28 nov. (Agenzia askanews)

Un po’ di trumpismo non guasta, avranno pensato in Commissione Ue oggi. La vicepresidente con delega alla Concorrenza, Margrethe Vestager, in sessione pubblica al Consiglio Ue della Competitività ha infatti dichiarato che il «futuro dell’industria dell’automotive deve essere Made in Europe». (Italia Oggi)