“Generazione ansiosa”, il motivo? L’abuso di cellulari dall’infanzia dovuto a genitori spaventati dal mondo esterno: il libro

“Generazione ansiosa”, il motivo? L’abuso di cellulari dall’infanzia dovuto a genitori spaventati dal mondo esterno: il libro
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Si tratta di una vera e propria epidemia di disagio mentale tra gli adolescenti, è questo il grido di allarme lanciato dallo psicologo Haidt, una generazione ansiosa provocata dai social. Nel nuovo libro, Haidt accusa l’utilizzo errato ed eccessivo degli smartphone e l’iperprotettività dei genitori, e punta il dito sul sottotitolo sui social, ulteriore causa di rovina dei “nostri figli”. Una generazione ansiosa per colpa degli smartphone Il cellulare è diventato uno strumento indispensabile della nostra vita, come adulti lo usiamo per scattare foto, chattare, girare video, ascoltare musica, consultare una mappa stradale, fare operazioni bancarie, ordinare cibi, prenotare viaggi. (Tecnica della Scuola)

La notizia riportata su altri giornali

Questa decisione, che ha suscitato dibattiti e riflessioni, è stata presa per contrastare l'impatto negativo della tecnologia sul rendimento scolastico e sullo sviluppo cognitivo degli studenti. Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha firmato una circolare che vieta l'uso degli smartphone in classe, anche per attività didattiche. (La Voce di Rovigo)

Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha firmato una nuova circolare che vieta l’uso degli smartphone in classe, anche per scopi didattici. «Abbiamo condiviso il patto di corresponsabilità emotiva già da più di due settimane, poi ci sono state riunioni informative. (corriereadriatico.it)

Dai pedagogisti agli artisti vip, tutti uniti nel chiedere al governo un’ulteriore stretta sui cellulari per i giovani: niente smartphone a chi ha meno di 14 anni e nessun profilo social per gli under 16. (Virgilio Sapere)

Appello dei pedagogisti al governo: vietare smartphone ad under 14 e social ad under 16

«È ormai chiaro che prima dei 14 anni avere uno smartphone personale possa essere molto dannoso così come aprire, prima dei 16 anni, un proprio profilo personale sui social media», scrivono i firmatari. (Italia Oggi)

Dopo sette anni vissuti intensamente a Bologna, all'epoca con la supervisione di chef Bruno Barbieri, il progetto Fourghetti dell’imprenditrice milanese Silvia Belluzzi apre a Milano, in via Ascanio Sforza 77, e lascia all’Emilia Romagna il ricordo di un bistrot, un american bar e una locanda concepiti come casa del buon cibo, del buon vino, di chiacchiere e di risate. (Il Giornale d'Italia)

Vietare gli smartphone a chi ha meno di 14 anni e i social a chi ne ha meno di 16. È l’appello al governo promosso dal pedagogista Daniele Novara e dallo psicoterapeuta Alberto Pellai con una petizione, a cui si può aderire su Change. (Sky Tg24 )