Mancini saluta l’Arabia Saudita, non è più il ct della nazionale
Roberto Mancini saluta l’Arabia Saudita e chiude la sua avventura alla guida della nazionale. Il tecnico italiano, che aveva lasciato il suo incarico da ct della nazionale italiana nell'estate del 2023 per rispondere alla chiamata di Riad, ha trovato un accordo con la federcalcio dell'Arabia Saudita per la risoluzione del suo contratto. La scelta arriva dopo le critiche di dirigenti, media e tifosi per i deludenti risultati nella qualificazioni ai Mondiali. (L'Unione Sarda.it)
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Mancini aveva lasciato di colpo la guida della nazionale italiana nell’agosto dello scorso anno, per accettare l’offerta faraonica di 24 milioni di euro per quattro stagioni con la squadra saudita. (La Nuova Riviera)
Scelto dalla Federazione saudita per far compiere il salito di qualità alla Nazionale, ha visto interrompersi il rapporto dopo soli 14 mesi. "Dopo aver fatto la storia in Europa è l'ora di fare la storia in Arabia Saudita". (Goal Italia)
Le voci dei protagonisti, le esclusive di mercato e tanto altro su TMW. Di seguito le notizie più importanti del pomeriggio: TMW - Caos Bologna-Milan: le ultime. (TUTTO mercato WEB)
E infatti ieri l’avventura dello sceicco Roberto Mancini si è affossata, prima del tempo, tra dune di delusione. Con l’Italia, dopo la bella parentesi dell’Europeo vinto dagli Azzurri nel 2021, era finita male: con un addio troppo traumatico per non lasciare una brutta patina di ruggine. (il Giornale)
Nella giornata di ieri è arrivato l'annuncio ufficiale: Roberto Mancini non è più il commissario tecnico dell'Arabia Saudita. "Il Consiglio di Amministrazione della Federazione Calcio Saudita e l'allenatore della Nazionale Roberto Mancini hanno raggiunto oggi un accordo congiunto che prevede la fine del rapporto contrattuale", veniva specificato nella nota. (TUTTO mercato WEB)
L'apice, la discesa, poi una lenta uscita di scena, condita da un po' di acredine. La (prima) mancata qualificazione ai Mondiali del 2018 impone l'esigenza di rinnovamento, che si traduce nell'addio di Ventura e nella nomina di Mancini come commissario tecnico della Nazionale Italiana nel maggio dello stesso anno. (La Gazzetta dello Sport)