Manovra 2025 e pensioni: cosa cambia (forse) nella Legge di Bilancio
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Come è stato comunicato nei giorni scorsi in conferenza stampa a seguito del Consiglio dei Ministri, la Manovra finanziaria 2025 non porterà una riforma strutturale delle pensioni, ma si lavorerà su singole misure. Va detto comunque che ora non c’è niente di ufficiale, visto che il testo del disegno di legge di Bilancio dovrà percorrere il suo iter parlamentare, ma appare molto difficile un cambio di rotta in tal senso: la maggioranza ha definito il tetto limite dei 30 miliardi di euro, una linea che non va superata da nessun emendamento. (Ability Channel)
La notizia riportata su altri giornali
Così il segretario generale della Uil pensionati (Uilp), Carmelo Barbagallo, rispetto all'incremento delle minime in manovra per il 2025 "di circa 3 euro al mese, a 617,9 euro". Non potranno certo darsi alle spese pazze". (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Tra adeguamenti legati all’inflazione e proroghe di aumenti già previsti, la manovra prevede misure significative volte a sostenere i redditi più bassi, in un contesto economico ancora segnato dall’instabilità globale. (InvestireOggi.it)
La pensione minima, introdotta con la legge n. 638 dell’11 novembre 1983, è una misura che garantisce un importo minimo per tutti i trattamenti previdenziali, comprese le pensioni anticipate, le pensioni di reversibilità e le pensioni ai superstiti, nel caso in cui l’importo della pensione non raggiunga il valore minimo stabilito dalla legge. (Wall Street Italia)
Nel 2025 sarà possibile andare in pensione con diverse misure. Perché nella legge di Bilancio il governo ha deciso di prorogare anche le misure che dovevano scadere a fine 2024. (InvestireOggi.it)
I numeri che emergono iniziano però già a provocare i primi scontri. Salvo sorprese, il testo della manovra dovrebbe approdare oggi in Parlamento. (Il Fatto Quotidiano)
MILANO – Dal prossimo anno le pensioni minime arriveranno a 620,92 con un aumento di poco più di 6 euro dai 614,77 euro attuali. Sarebbe questo l’orientamento del governo tradotto in norma nell’ultima Legge di Bilancio. (la Repubblica)