Guerra, la nuova dottrina russa: «Pronti a usare l’atomica»

Guerra, la nuova dottrina russa: «Pronti a usare l’atomica»
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IL FOCUS ROMA Il Cremlino aumenta la portata della minaccia grazie alle 5.580 testate nucleari presenti nel suo arsenale. Il messaggio non è velato: se i Paesi occidentali, in particolare Regno Unito e Stati Uniti, consentiranno a Kiev di utilizzare i missili a lungo raggio (i britannici Storm Shadows e gli americani Atacms) anche in territorio russo, saranno considerati possibili obiettivi per l’uso delle armi atomiche di cui dispone Mosca (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri media

In particolare, come affermato il giorno successivo, la Russia voleva adeguare i fondamenti della politica statale nel campo della (Inside Over)

Nuovo massiccio attacco russo sull’Ucraina: le forze di Mosca hanno lanciato la notte scorsa un totale di sei missili e 78 droni kamikaze su Kiev: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev aggiungendo che le difese aeree del Paese hanno abbattuto quattro missili e 66 velivoli senza pilota. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

“Nella versione aggiornata del documento – ha detto il capo della Federazione russa – si propone di considerare un’aggressione contro la Russia da parte di uno Stato non nucleare, ma con la partecipazione o il sostegno di uno Stato nucleare, come un attacco congiunto”. (Il Fatto Quotidiano)

Putin alza la minaccia e rivede la dottrina nucleare: «Pronti a usare l'atomica»

Va presa sul serio la «nuova dottrina nucleare» annunciata da Vladimir Putin? In caso affermativo, quali conseguenze dovrebbero trarne gli europei, alle prese (forse) con la costruzione di una difesa comune? Anticipo una conclusione: per essere credibile, la difesa europea deve affrontare anche la questione nucleare, finora largamente ignorata perché «delegata» agli americani (come tante altre cose). (Corriere della Sera)

Il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, ha detto che un attacco della Nato contro il suo Paese attiverebbe la nuova dottrina nucleare della Russia, approvata questa settimana da Vladimir Putin. (Adnkronos)

Ognuna di queste evenienze sarebbe tale da mettere in moto una risposta di Mosca con il ricorso ad armi nucleari. Un attacco contro la Russia condotto con razzi, droni, aerei, «armi aeree e spaziali» e quant’altro da un Paese che non dispone di bombe atomiche ma «con la partecipazione o l’appoggio di uno Stato nucleare» potrà essere considerato una «aggressione congiunta contro la Federazione Russa». (Corriere della Sera)