Pronto soccorso, code e minacce: anche ieri 110 pazienti in attesa, esplode la protesta del personale
La fotografia emblematica è quella “scattata” ieri, alle 12,52, dal sistema della Asl che indica la situazione degli accessi in Pronto soccorso: 110 persone in trattamento, 10 codici gialli in attesa, per un tempo stimato di un’ora e 52 minuti e 12 verdi per un’ora e 21. Sono i numeri, in fondo, a raccontare il clima di esasperazione che si vive all’interno della struttura di emergenza. E sono le frequenti aggressioni e minacce al personale, ultimo caso venerdì scorso, a misurare i pericoli ai quali sono quotidianamente esposti gli operatori. (ilmessaggero.it)
La notizia riportata su altri media
Si tratta del dottor Alessandro Riccardi, laureato a Genova, dirige il pronto soccorso dell'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure dal 1 febbraio del 2024 dopo aver guidato il pronto soccorso di Imperia per un anno. (Primocanale)
Ha un problema reumatologico e quelle ore sono diventate prima speranza poi angoscia ed infine rabbia per non riuscire a vedere la luce. «Sono qui dalle 12 di stamani (ieri, ndr) e ancora non ho ricevuto una diagnosi. (ilmessaggero.it)
Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici di Roma, ha pochi dubbi su quali siano le cause che hanno portato alla decisione della direzione dell’Azienda ospedaliera San Giovanni-Addolorata di interrompere le attività chirurgiche di elezione a causa del numero troppo elevato di pazienti in attesa di ricovero dopo il loro ingresso in pronto soccorso (Corriere Roma)
Cronicamente sovraffollata, pure alla vigilia dell'Epifania vi si sono registrati numeri di preoccupante congestione. Il pronto soccorso della Città ospedaliera continua ad annaspare. (ilmattino.it)
Ospedali in difficoltà, non si trovano posti letto nei reparti La situazione dei pronto soccorso in Italia è esplosiva. Lo afferma Alessandro Riccardi, nuovo presidente Simeu (la società che rappresenta i medici dell’emergenza e urgenza), rendendo noto che, durante il periodo delle feste, si verificano ancor più problemi e che addirittura il caos che si genera in certe strutture ospedaliere può far crescere la mortalità del 4,5%. (Virgilio Notizie)
Il congestionamento dei punti di pronto soccorso negli ospedali italiani aumenta la mortalità dei pazienti. Ogni persona ferma in attesa di essere trasferita in un letto di un reparto causa in media un ritardo di almeno 12 minuti sugli accessi successivi, facendo crescere nei casi più estremi fino al 4,5% le possibilità di decesso, mentre si accumulano intanto le ore di ritardo e si moltiplicano gli altri pazienti in attesa di ricovero. (Sky Tg24 )