Lotito e l'amicizia con Damiani, sul canone Rai il loro no fa fibrillare l'alleanza: io faccio quello che dice il partito

Tra i due senatori c’è un indubbio affiatamento e ieri mattina in commissione Bilancio si è visto. Li unisce da anni la passione per calcio e affari: «Dario Damiani è mio fraterno amico», disse una volta Claudio Lotito. Così, muovendosi in perfetta sincronia come gemelli del gol, la strana coppia, l’ex bancario di Barletta e il patron della Lazio, uno in politica da quando aveva 18 anni con Msi e An, l’altro molto dopo, Dario Damiani e Claudio Lotito, entrambi di Forza Italia, ieri ha fatto scoppiare la maggioranza. (Corriere della Sera)

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Sechi intervista Salvini: "Ha sentito Tajani?", "No... aveva da fare", la stoccata del leghista (Liberoquotidiano.it)

E la giornata finisce com'era cominciata Il faccia a faccia tra il ministro degli Esteri e la premier non è risolutivo. (L'HuffPost)

Al Teatro dell’Opera di Roma, che oggi apre la stagione lirica, c’è stato spazio anche per rinvigorire la polemica sul canone Rai che tanti guai ha portato alla maggioranza. Al Teatro Costanzi di Roma, tra gli ospiti c’erano anche Federico Mollicone, di Fratelli d’Italia e presidente commissione Cultura alla Camera e Claudio Durigon, della Lega, e sottosegretario al ministero del Lavoro e delle politiche sociali. (Il Sole 24 ORE)

Meloni contro Tajani: “Ora basta, sono già in guerra con il Colle”

O è la solita televendita di Matteo “Do Nascimiento”». «Sull’abolizione del canone Rai o siamo di fronte a una folgorazione, e quindi attendiamo che si scusi pubblicamente. (Corriere Roma)

Ma l’episodio ha lasciato il segno. La spaccatura tra Lega e Forza Italia, verificatasi ieri mattina in commissione Bilancio al Senatoo al momento del voto sul taglio del canone Rai, a sera viene derubricata dalla premier Giorgia Meloni a «schermaglie»: «Se abbiamo trovato l’accordo sul cessate il fuoco in Libano possiamo farlo pure sul canone Rai» dice (Corriere Roma)

Quando, a metà mattina, si presenta all’hotel di Monte Mario per chiudere i Med Dialogues, Giorgia Meloni è scura in volto. Con il ministro degli Esteri Antonio Tajani quasi non rivolge lo sguardo. (Il Fatto Quotidiano)