Scuola, lo sciopero generale è stato un flop
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Lo sciopero generale nella scuola contro la legge di bilancio e il governo? E’ stato un mezzo flop. “Alle ore 17, con il 57% di scuole che hanno trasmesso i dati, l'adesione allo sciopero generale per il comparto scuola, indetto da Cgil, Uil e sindacati di base, è stata del 5,65%”, ha comunicato il ministero dell’istruzione e del merito, con la rilevazione dei dati ufficiali per il comparto scuola che conta 1,2 milioni di dipendenti, il settore più corposo del pubblico impiego. (Italia Oggi)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Più in particolare, per i dirigenti scolastici l’adesione è stata dell’1,5%, per i docenti del 5,54%, per il personale Ata del 6,35%. Lo riporta un comunicato del Ministero dell’Istruzione e del Merito. (Tecnica della Scuola)
Quando fallisce uno sciopero generalmente i docenti che non hanno aderito danno la colpa ai sindacati autoassovendosi, io invece la colpa la do ai docenti e ATA non scioperanti. (Informazione Scuola)
Cgil e Uil esultano per l'"ottima riuscita" dello sciopero generale di oggi, parlando di un'adesione che sarebbe stata " di oltre il 70 per cento e mezzo milione di persone sono scese in piazza, nelle oltre 43 manifestazioni pacifiche e democratiche ". (il Giornale)
Le due confederazioni sindacali ribadiscono le ragioni della mobilitazione, sottolineando come la legge di bilancio non risponda alle esigenze del paese e dei cittadini. Sciopero scuola: adesione al 5,65%, dati MIM. (Orizzonte Scuola)
In un’intervista a Orizzonte Scuola, a margine della manifestazione in concomitanza con lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil, il sindacalista ha denunciato la situazione di insegnanti che, pur avendo superato diversi concorsi e accumulato anni di servizio, continuano a lavorare con contratti a termine, spostandosi da una scuola all’altra. (Orizzonte Scuola)
Anche l’Università di Architettura di Siracusa si ferma in occasione dello sciopero generale indetto da CGIL e UIL, proclamato per oggi. Gli studenti hanno scritto a terra “Studenti in agitazione” e affisso cartelloni con slogan come “La cultura non si taglia” e “Precari oggi, in fuga domani”. (Siracusa News)