Incidente di Orio, la Procura non sequestrerà il Boeing. Appello dei passeggeri a Federconsumatori
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«Delitti colposi di danno»: questa la formula, molto tecnica, con la quale la Procura di Bergamo ha formalizzato il fascicolo d’inchiesta aperto per far luce sull’incidente accaduto alle 8 di martedì sulla pista dell’aeroporto di Orio al Serio, quando un Ryanair con 161 passeggeri e 6 membri dell’equipaggio proveniente da Barcellona El Prat ha registrato lo scoppio dei quattro pneumatici posteriori subito dopo l’atterraggio, senza causare feriti. (L'Eco di Bergamo)
Su altri giornali
La Procura di Bergamo ha aperto martedì 2 ottobre un fascicolo – la cui ipotesi di reato è in fase di definizione – sull’incidente avvenuto alle 8 di martedì sulla pista dell’aeroporto di Orio al Serio, quando a un Ryanair giunto da Barcellona sono scoppiati i quattro pneumatici posteriori dopo che il Boeing 737 Max ha toccato terra. (L'Eco di Bergamo)
È stata riaperta intorno alle 19.30 di martedì 1 ottobre la pista dell’aeroporto di Orio rimasta chiusa per quasi 12 ore a causa dello scoppio, in fase di atterraggio, degli pneumatici di un Boeing della Ryanair proveniente da Barcellona (Prima Bergamo)
– Dopo lo scoppio delle gomme di un aereo Ryanair in arrivo da Barcellona a Orio al Serio di martedì 1 ottobre, stando a a quanto riporta l’Eco di Bergamo, la Procura ha aperto un’indagine – cui stanno lavorando, coordinati dal sostituto procuratore Laura Cocucci, la polizia di frontiera dello scalo e i periti dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo – che ha l’obiettivo di cercare le cause che hanno portato all’imprevisto in modo da non farlo più capitare. (IL GIORNO)
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Orio al Serio. “Sembrava un volo normalissimo, come tutti gli altri, ma mentre l’aereo poggiava a terra abbiamo capito che c’era qualcosa che non andava”. A parlare è C.G., uno dei 161 passeggeri che martedì mattina (1 ottobre) è partito da Barcellona alla volta di Orio al Serio, a bordo dell’aereo finito incagliato nella pista d’atterraggio dopo lo scoppio delle gomme delle ruote posteriori. (BergamoNews.it)
L’intento principale è sollecitare l’Autorità nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) a condurre indagini precise, verificando nel caso la possibilità di rimborsi e risarcimenti. (IL GIORNO)