I boss come influencer tra auto, orologi e barche: la camorra viaggia su TikTok
In origine era Facebook. Adesso si viaggia su Tik Tok oppure Instagram. La camorra corre al passo coi tempi e utilizza i social network dei giovani per parlare ai giovani, per cercare di attirarli a sé e fidelizzarli. È così che su Tik Tok il clan Amato-Pagano, quello protagonista - ormai venti anni fa - della sanguinaria e sanguinosa guerra di camorra scoppiata con il clan Di Lauro per il contr… (La Stampa)
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Sono indagate a vario titolo per associazione di tipo mafioso, estorsione, detenzione di armi (LAPRESSE)
metropolisweb Scacco agli Amato-Pagano, una donna alla guida del clan. Minori a scuola di pizzo (Metropolisweb)
Smantellato il clan Amato-Pagano, la cosca utilizzava Tik Tok per sfoggiare ricchezza e convincere nuovi seguaci “In italia la prima mafia a utilizzare i social e’ stata la camorra. Nel mondo, i messicani, ma in Italia la camorra. (Metropolisweb)
Con la madre da tempo detenuta le redini del clan erano passate saldamente nelle loro mani. Il primo a rendere informazioni sul suo conto è stato Paolo Caiazza, che il 12 maggio 2016 l’ha individuata in foto affermando che «che il marito Gennaro De Cicco gli aveva riferito che se Rosaria Pagano fosse stata arrestata, sarebbe stata Debora ad assumere il comando». (ROMA on line)
Figura tra i fermati con l’accusa di associazione di tipo mafioso, estorsione, detenzione di armi ed altro, Vincenzo Vallifuoco, 35enne di Arzano che per un periodo, unitamente ad un altro noto neomelodico – coinvolto nell’inchiesta che nel 2022 decapitò il clan Cristiano di Arzano -, ha tentato la scalata nel mondo della musica rapper. (Cronache della Campania)
Napoli. Il pentito di camorra Salvatore Roselli ha svelato come avveniva il pagamento delle “mesate” che tutti i membri della famiglia Amato-Pagano ricevono una somma mensile di 8.000 euro. Il suo racconto è contenuto nelle oltre 360 pagine dell’ordinanza cautelare firmata ieri dal gip Isabella Iaselli del tribunale di Napoli e che ha portato in carcere 50 persone del clan. (Cronache della Campania)