Dietro il no dei socialisti alla nomina di Fitto c'è Schlein

Approfondimenti:
PNRR Ponte sullo Stretto

Non c'è dubbio sul fatto che aver negato ad Ursula von der Leyen i voti di Fratelli d'Italia per l'elezione a presidente della Commissione europea abbia offuscato l'immagine di Giorgia Meloni e indebolito la capacità negoziale dell'Italia. Ma, forse, non basta questo a spiegare la levata di scudi contro le nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione con competenza su Coesione e Pnrr, deleghe che da sole valgono un migliaio di miliardi di fondi Ue. (Italia Oggi)

Su altre fonti

Tutti i partiti italiani dovrebbero sostenere la sua candidatura e trovo francamente incomprensibile ed assurda la scelta di Avs di non votarlo. Lo ha fatto perché è autorevole, competente, ha esperienza ed è trasversalmente stimato, in Italia e in Europa. (Civonline)

Tutto sembra congiurare per rendere più ripida la strada in salita della nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente della Commissione Ue; e comunque per indebolire la proiezione continentale dell’Italia, permettendo alle opposizioni di parlare di isolamento del governo di Giorgia Meloni. (Corriere della Sera)

Andiamo con ordine. La nuova Commissione europea doveva essere presentata ieri da Ursula von der Leyen, confermata nel ruolo di presidente da una maggioranza che da quasi sei anni porta il suo nome ed è parecchio eterogenea: popolari, socialisti, liberali e qualche “indipendente” per raggiungere il numero minimo. (Contropiano)

Ue, stallo su nuova Commissione: socialisti contro Fitto vicepresidente ma c'è l'ok del Pd

Domanda, che precipita sulle ansie di Giorgia Meloni, che ora chiede aiuto a Mario Draghi (a proposito di retorica contro i poteri forti) e ad Antonio Taj… Per carità, brava persona Raffaele Fitto, moderato, democristiano di natura, per nulla complottista, mai una parola fuori posto, insomma un’eccezione nel fantastico mondo meloniano. (L'HuffPost)

La politica è un esercizio semplice nei suoi fondamentali. Nell’atto di composizione di un governo i voti marcano una linea tra chi accetta le regole di ingaggio e decide di appoggiarne la guida, evidentemente condividendo linee e contenuti. (left)

La nuova Commissione europea non è pronta. Oggi la presidente Ursula von der Leyen era attesa dai leader politici del Parlamento europeo ma l’incontro è stato spostato di una settimana, a martedì prossimo a Strasburgo. (LAPRESSE)