L'Emilia alluvionata torna in allerta rossa. Tre dispersi sulle Alpi Apuane e 800 sfollati

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Ancora una forte ondata di maltempo su metà Penisola, con un livello massimo di allerta in Emilia Romagna legato alle situazioni di criticità e di vulnerabilità dei territori conseguenza dell'alluvione di dieci giorni fa. Tanto che Matteo Giacomoni, sindaco di Bagnacavallo, nel Ravennate, ha disposto per precauzione l'evacuazione totale delle zone già colpite. Il prefetto di Ravenna ha fatto sapere che 800 persone sono state sfollate e si sono rifugiate in vari centri di accoglienza messi a disposizione. (il Giornale)

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Le condizioni meteorologiche avverse mettono in allarme i residenti delle zone già colpite dall'alluvione di due settimane fa (Open)

Getting your Trinity Audio player ready... E’ esondato di nuovo il Lamone, estesa l’evacuazione a Bagnacacallo (Dire)

Si conta un'allerta rossa in alcune aree dell'Emilia Romagna, per pioggia e vento di burrasca, mentre in Veneto e Puiglia, la Protezione Civile jha lanciato l'allerta arancione. Non accenna a calmarsi l'ondata di maltempo che sta colpendo ampi settori della Penisola. (Tiscali Notizie)

Maltempo, allerta rossa in Emilia-Romagna: il sindaco di Bagnacavallo ordina l’evacuazione totale preventiva

Alle 3.30 del 4 ottobre si è aperta una falla nel fiume Lamone sempre a Traversara. Il fiume ha rotto nello stesso punto in cui si era registrata la rottura 15 giorni fa. Non risultano persone in pericolo perché tutti gli abitanti della zona erano stati per tempo avvertiti ed evacuati. (ravennanotizie.it)

Il sindaco di Bagnacavallo Matteo Giacomini informa personalmente i residenti “Stiamo avvisando i residenti e informandoli sulle procedure di evacuazione preventiva”. (Il Piccolo Faenza)

Arpae e Protezione civile hanno, infatti, diramato il codice rosso per criticità idraulica tra pianura bolognese, costa, pianura e bassa collina romagnola, fino alla mezzanotte del 4 ottobre. La regione precisa che l’allerta massina (che riguarda le province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Ferrara) è legata alle situazioni di criticità e vulnerabilità territoriali connesse alla precedente alluvione (Il Fatto Quotidiano)