Mercato auto Italia, prosegue la crisi: rosso di oltre l’11% a settembre. Soffre Stellantis

Di Maurizio Bertera Ci si avvia verso una chiusura dell’anno al massimo con un lieve incremento sul 2023. Nel nono mese dell’anno, Toyota e Volkswagen mettono dietro Fiat tra le marche. Ripresa dell’elettrico (+27%) ma solo per le immatricolazioni di Tesla Mercato auto Italia, prosegue la crisi: rosso di oltre l'11% a settembre. Soffre Stellantis Se agosto è considerato da sempre un mese poco indicativo dagli analisti di mercato, settembre non pone alibi: la situazione in Italia non accenna a migliorare: sono state immatricolate 121.666 autovetture con un calo del 10,75% su settembre 2023. (Corriere della Sera)

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Due mesi consecutivi con un rosso a doppia cifra non si vedevano dalla primavera 2022. "Un dato veramente preoccupante", dice Andrea Cardinali, secondo cui l’unica nota positiva arriva dalle elettriche, cresciute del 29% in volume e di 1,6 punti in quota rispetto al 2023: "Una dinamica che è chiaramente effetto degli incentivi di giugno". (Quattroruote)

Dopo un mese di agosto molto negativo, secondo i dati diffusi dall'Unrae, il mercato italiano delle auto nuove ha chiuso il mese di settembre 2024 con 121.666 immatricolazioni, con un calo del -10,7% rispetto alle 136.316 unità dello stesso periodo del 2023. (AlVolante)

In Italia l'auto elettrica viaggia in controtendenza rispetto al mercato. Le Phev (Plugin Hybrid Electric Vehicles) rimangono sostanzialmente stabili al 3,4% (-0,1% su agosto e -0,6% su settembre 2023), portando la quota totale delle Ecv all’8,6% (+1% annuo). (Il Messaggero - Motori)

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I dati generali colpiscono più duramente alcune importanti realtà che operano nel settore. Si registra, invece, una leggera crescita, 2,1%, se si prendono a riferimento i primi nove mesi dell’anno. (QuiFinanza)

Nei primi nove mesi dell’anno la crescita del mercato si riduce al 2,1% rispetto allo stesso periodo del 2023, raggiungendo un totale di 1.202.122 unità: che corrisponde a un calo del 18,1% rispetto ai livelli pre-pandemia. (Il Fatto Quotidiano)

I privati scappano dalle concessionarie, anche a causa del costo della vita e dei prezzi elevati delle macchine; flettono anche le società di noleggio a lungo termine, una volta pilastro delle vendite. (Autoappassionati.it)