Trump show a New York: «Con me l'invasione dei migranti finirà. Il mio è un messaggio di speranza, tornerà il sogno americano»
«Sognate in grande» dice il gigantesco cartellone di Donald Trump sulla facciata di Madison Square Garden, con l’Empire State Building che svetta dietro. Due fiumi umani sulla 32esima e 33esima strada sfociano nello stadio da 20mila persone e presto lo riempiono. Per Trump non è solo un comizio; è una questione personale. Lui che si paragona ai più grandi intrattenitori d’America, da tempo voleva parlare nell’arena più famosa del mondo. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri giornali
Elon Musk è tornato sul palco di un comizio di Donald Trump. L'eclettico patron di Tesla, SpaceX e X è stato tra i protagonisti del comizio-evento del Madison Square Garden di New York dove ha dichiarato che con l'elezione del tycoon "l'America raggiungerà vette mai raggiunte prima". (Corriere TV)
«Insulti, razzismo, volgarità» e chi più ne ha ne metta. La kermesse di Donald Trump al Madison Square Garden è stata accusata di tutte le possibili nefandezze di cui un candidato alla corsa presidenziale più importante del mondo potrebbe macchiarsi. (Liberoquotidiano.it)
Rendere New York repubblicana? Dicono sia impossibile, ma Donald Trump ci crede eccome. Il tycoon è tornato protagonista con un evento carico di aspettative al Madison Square Garden della Mela, città dalla quale è stato tradito in passato con processi e incriminazioni. (L'Opinione delle Libertà)
A Madison Square Garden, cuore e simbolo della megalopoli americana, il candidato repubblicano e altri oratori si sono rivolti a un'arena gremita di sostenitori per lanciare una retorica molto violenta, più di quella abitualmente usata negli scorsi comizi. (Today.it)
Nella sua video rubrica, «Oriente Occidente», Federico Rampini commenta la reazione di alcuni spaccati d’America in vista delle prossime elezioni presidenziali. Mentre i sondaggi ci consegnano una fotografia di parità sostanziale tra i due candidati, «anche il mercato delle scommesse sembra essere favorevole a Trump». (Corriere TV)
Proprio qui, nel cuore di Manhattan, dove si sono esibiti i più grandi artisti e dove lo sport viene celebrato ogni giorno, Trump ha scelto di chiudere simbolicamente la sua corsa verso la Casa Bianca. (MOW)