Tamberi, la moglie Chiara Bontempi: «Dimmi che non è vero che hai perso la fede»

«Ma davvero ha perso la fede nella Senna?.Ma è vero?: Dimmi che non è vero che hai perso la fede». Chiara Bontempi, moglie di Gianmarco Tamberi, scherza sui social anche se non troppo su quanto avvenuto al marito, il campione olimpico del salto in alto, e portabandiera azzurro, durante la cerimonia inaugurale sulla Senna. L'azzurro mentre sventolava il tricolore sulla barca ha smarrito la fede nuziale con la moglie che sul suo profilo Instagram, nelle storie, posta uno screenshot dei messaggini ricevuti quando é uscita la notizia, evidentemente di amici increduli, con una serie di emoticon della faccina sconsolata ma nessuna tensione tra i due. (ilmessaggero.it)

Su altri giornali

Quando l’imbarcazione azzurra ne se accorge parte la presa in giro per Gimbo da parte dei suoi compagni. – Gianmarco Tamberi sfila da portabandiera Azzurro per la cerimonia d’apertura dei Giochi di Parigi e perde la fede nuziale nella Senna (Il Faro online)

"Perso un oro ne trovi un altro", gli hanno sussurrato altri membri della delegazione azzurra. (Fanpage.it)

L'Italia ha fatto il suo ingresso trionfale alle Olimpiadi di Parigi 2024, sfilando lungo la Senna a bordo di un battello decorato con i colori del tricolore. (Io Donna)

Un kolossal lungo la Senna. Azzurri scatenati: la barca più bella è quella italiana

La prima nella storia olimpica organizzata in plein air, con uno spettacolo maestoso durato quasi quattro ore, durante le quali circa 7 mila atleti hanno sfilato a bordo di un’ottantina di battelli davanti a più di 300 mila spettatori rimasti pazientemente sulle rive del fiume nonostante il tempo non troppo clemente. (Corriere del Ticino)

Marie-José Pérec e Teddy Reiner, sei ori in due tra atletica e judo, restituiscono la luce alle Olimpiadi. I Giochi rischiavano di perdersi per le strade di Parigi gli atleti, quelli capaci di entrare nel cuore del mondo. (La Stampa)

È stata però guastata dalla pioggia che ha fatto emergere un punto debole: la mancata copertura delle tribune, incluso il settore riservato alle autorità - oltre cento i Capi di Stato -, protetto da una tettoia insufficiente. (La Gazzetta dello Sport)