È un attivista il giudice pro migranti
Marco Gattuso S'infuria Matteo Salvini dopo il rinvio alla Corte di Giustizia europea del decreto sui Paesi sicuri. «Se qualche giudice, per fortuna solo una piccola minoranza su 9mila, si sente comunista, si tolga la toga e si candidi alle elezioni. Ma lasci che il governo e la politica portino avanti il programma scelto democraticamente dai cittadini», ringhia il leader leghista. E quale che sia il colore sotto la toga, Marco Gattuso, presidente della sezione immigrazione bolognese che ha bussato alla «Curia» del Lussemburgo, di certo di comizi ne ha fatti un bel po'. (il Giornale)
Ne parlano anche altre fonti
Definisce una decisione dei giudici come un “volantino propagandistico”. Una decisione che non è piaciuta alla premier. (Il Fatto Quotidiano)
Il giudice, chiamato a pronunciarsi sul caso di un cittadino bengalese richiedente asilo, ha deciso di sospendere il procedimento e di rivolgersi alla Corte di Giustizia Europea per chiarire se la normativa italiana sui “paesi sicuri” sia conforme ai principi comunitari. (Nicola Porro)
Cari giudici della Corte di Giustizia, l'Italia non è un Paese sicuro! Emettetela questa sentenza, ne va della vita e della dignità di centinaia di migliaia di disperati che veramente meritano qualcosa di meglio (il Giornale)
Meloni a Porta a porta: "Minacce di morte da trafficanti di esseri umani" "È la prima volta che i trafficanti di esseri umani mi hanno minacciato di morte", spiega Meloni a Porta a porta. "Sono convinta che la ragione per cui si sta facendo qualsiasi cosa possibile per bloccare il protocollo con l’Albania, è che tutti capiscono che è la chiave di volta per bloccare le migrazioni irregolari", sostiene. (Il Giornale d'Italia)
O meglio, la questione su chi debba essere a stabilire quali siano i Paesi sicuri o meno per il rimpatrio delle persone migranti si è di nuovo aperta, sollevata dal Tribunale di Bologna che ha rinviato alla Corte di Giustizia europea il decreto con cui l'esecutivo, qualche giorno fa, ha dato forza di legge alla sua lista. (ilmattino.it)
La presidente del Consiglio ha raccontato a Bruno Vespa di aver ricevuto minacce di morte dai «trafficanti» per la sua strampalata idea di piantare un centro di permanenza per il rimpatrio in Albania (left)