Zelensky: l'interruzione del transito del gas russo in Ucraina è una grande sconfitta per Mosca
L'interruzione del transito del gas russo attraverso l'Ucraina rappresenta "una delle più grandi sconfitte di Mosca". Lo ha detto Volodymyr Zelensky. "Quando Putin ottenne il potere in Russia più di 25 anni fa, il pompaggio annuale di gas attraverso l'Ucraina verso l'Europa era di oltre 130 miliardi di metri cubi. Oggi, il transito del gas russo è pari a 0. Questa è una delle più grandi sconfitte di Mosca", ha sottolineato il leader ucraino, denunciando il "cinico ricatto energetico" dei russi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La notizia riportata su altre testate
“A causa del ripetuto ed esplicito rifiuto della parte ucraina di estendere questi accordi, Gazprom è stata privata della possibilità tecnica e legale di fornire gas per il transito attraverso il territorio dell’Ucraina a partire dal 1° gennaio 2025”, ha annunciato il colosso russo in un comunicato. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
"Gazprom ha perso in data odierna la capacità tecnica e legale di far transitare il gas" si legge in un comunicato dell'azienda statale russa. Ma i prezzi del gas naturale hanno toccato intanto per la prima volta dall'ottobre 2023 i 50 euro al megawattora e gli analisti prevedono nel corso del 2025 un aumento del 30% della bolletta per l'energia. (Today.it)
Da oggi il gas russo non arriverà più in Europa attraverso l'Ucraina. Questa la prima conseguenza della scadenza, al 31 dicembre 2024, del contratto di transito quinquennale tra la russa Gazprom con l'ucraina Naftogaz. (il Giornale)
Lo stop al gas russo dalle 6 di oggi come comunicato dall'azienda energetica russa Gazprom con una nota ufficiale dopo il mancato rinnovo del precedente accordo con Kiev. (Fanpage.it)
E credo che noi, insieme agli Stati Uniti, siamo capaci di forzare la Russia verso un mondo giusto». Questa non è una resa dei conti di strada in cui è necessario calmare le due parti. (La Stampa)
L'espansione dell'area senza frontiere a 29 membri arriva dopo che i due Paesi dell'Europa orientale sono stati parzialmente inclusi nella zona Schengen a marzo, eliminando i controlli di frontiera nei porti e negli aeroporti. (Tuttosport)