Elezioni Usa, cos'è il voto di collegio e perché sarà più importante del voto nazionale
La Casa Bianca Negli Stati Uniti ogni giorno, da mesi, gli americani si trovano inondati da sondaggi. E tutti sono essenzialmente divisi in due: il dato nazionale e quello di collegio. Nel primo è in testa la vicepresidente degli Stati Uniti e candidata democratica Kamala Harris. La forbice a suo favore va dall'1 al 4 per cento. Ma negli Stati chiave, cioè quelli in bilico tra i due candidati, la situazione è molto più incerta. (Italia Oggi)
Su altri giornali
Questa è una tendenza solida, così sarà tanto in caso di vittoria di Trump quanto di Harris, ed è già stata molto evidente in Ucraina e nel Medio Oriente. – Gli Stati Uniti sono in una fase di bassa marea, l’élite politica sotto la pressione degli elettori è sempre meno incline a svolgere il ruolo di arbitro e dominatore dell’ordine mondiale. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
, che saranno eletti direttamente dal corpo elettorale e poi formalmente designeranno il 47esimo presidente della storia americana. Ovvero i cittadini statunitensi, chiamati ad esprimere il loro voto per la corsa alla Casa Bianca, e i delegati dei 50 Stati Usa – più quelli del distretto di Washington D. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
COME SEGUIRE LA NOTTE ELETTORALE USA SUL CORRIERE Il voto anticipato, per corrispondenza o in assenza nasceva per coloro che erano impossibilitati ad andare alle urne fisicamente il giorno delle elezioni: in principio erano i soldati impegnati nella guerra d’Indipendenza alla fine del Settecento, quelli che combattevano nella guerra Civile fra il 1861 e il 1865 oppure coloro che erano a rischio di «attacchi degli indiani». (Corriere della Sera)
Quando sapremo chi ha vinto tra Kamala Harris e Donald Trump? Sarà chiaro intorno alle 4 di mattina come nel 2016 quando il tycoon sconfisse Hillary Clinton o solo giorni dopo come nel 2020 quando Biden «vendicò» l’ex first lady? Il Corriere vi accompagnerà lungo il percorso su tutte le sue piattaforme. (Corriere della Sera)
La corsa alla Casa Bianca entra nel suo ultimo giorno. A meno di 24 ore dall'apertura delle urne, i sondaggi confermano il brevissimo distacco nelle proiezioni di voto fra Kamala Harris e Donald Trump. (Il Sole 24 ORE)
Per Harris nel weekend sono arrivate buone notizie anche dai sondaggi: quello dell'Iowa, che le assegna uno Stato già contato nel bottino di Trump, e quello di New York Times e Siena College che vede un pareggio in Michigan e soprattutto Pennsylvania, ma lascia Trump avanti soltanto in Arizona. (Corriere della Sera)