Scusi dov’è il negoziato? Si balla alla musica di Putin
– Le voci sulla disponibilità di Putin a trattative di pace ospitate dalla Slovacchia di Fico sembrava un inatteso regalo di Natale. Eppure, se si legge la trascrizione originale della conferenza stampa del 26 dicembre, al termine di un incontro con i presidenti dei paesi aderenti alla comunità economica eurasiatica, l'entusiasmo viene rapidamente ridimensionato e si assiste al costante gioco della diplomazia russa, dalla guerra fredda in poi: un po’ di bastone, un po’ di carota, magistralmente dosati da Putin. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La notizia riportata su altre testate
Questi i temi trattati nell’intervista al direttore di Analisi Difesa a TGCOM24 MEDIASET nel primo pomeriggio del 30 dicembre. Gaiani: “Mosca vuole un accordo definitivo sull’Ucraina” (Analisi Difesa)
La triste abitudine di tanta parte dei media italiani di accettare acriticamente la lettura russa delle dichiarazioni di Volodymyr Zelensky e di prendere come oro colato senza comprenderne il senso propagandistico - le dichiarazioni di Vladimir Putin e dei suoi gerarchi continua anche in questi giorni. (il Giornale)
La Slovacchia è pronta a offrire una piattaforma negoziale per i colloqui tra Russia e Ucraina per mettere fine alla guerra e per Mosca va bene. Il Cremlino aggiunge che un totale di 56 velivoli senza pilota delle forze di Kiev sono stati abbattuti nelle ultime ore sulle oblast russe di Rostov, Belgorod e Voronezh. (Sky Tg24 )
La Russia non è soddisfatta del piano di Trump sull’Ucraina, lo ha detto il ministro degli Esteri russo Lavrov in un’intervista alla Tass che dà tanto l’impressione di essere stata organizzata per fare sapere al mondo che tra Mar -a -Lago e Mosca è stato aperto un canale diplomatico informale, alla faccia dell’Amministrazione americana in carica. (Liberoquotidiano.it)
New York — Gli Stati Uniti bocciano il presidente russo Vladimir Putin dopo le sue parole sulla pace in Ucraina, definendolo «poco serio», mentre Kiev ha annunciato la morte del primo soldato nordcoreano impegnato al fronte con i russi catturato dagli ucraini. (la Repubblica)
Non è una spiegazione e non è un’ammissione: è una sfumatura. Il nuovo zar del Cremlino è un po’ come Fonzie di Happy Days, che non riusciva a pronunciare “scusa”, e un po’ come gli agenti dell’ex Kgb, di cui porta il marchio di fabbrica. (Liberoquotidiano.it)