Superbonus 110%, cittadini e titolari di Pmi nel caos: arriva l’assistenza per chi è in difficoltà

Una serie infinita di problemi, situazioni critiche che non sembrano avere sbocchi. Sono le conseguenze con cui molti, tra condomini e privati, stanno facendo i conti per quanto riguarda il Superbonus 110%. L’iniziativa per incentivare la riqualificazione energetica e antisismica degli immobili non ha portato sempre ai benefici prospettati, come dimostrano le segnalazioni raccolte dagli Sportelli dell’associazione Codici, che si è attivata per fornire assistenza a cittadini e titolari di piccole imprese. (Frosinone News)

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Il documento, che espone la traiettoria delle variabili macroeconomiche e dei conti pubblici per i prossimi sette anni, sarà sottoposto all’esame delle Camere già l’8 ottobre. È a questi principi che si ispira il Piano strutturale di Bilancio (Psb) adottato ieri dal Consiglio dei ministri. (Liberoquotidiano.it)

L'andamento del debito pubblico italiano nei prossimi anni, soprattutto nel periodo 2024-2026, "continuerà a essere fortemente condizionato dall'impatto sul fabbisogno di cassa delle compensazioni d'imposta legate ai Superbonus edilizi introdotti a partire dal 2020". (Tuttosport)

Partendo da una stima del 3,8% del PIL per l'anno in corso (più bassa del 4,3% stimato lo scorso aprile), il Governo si pone l’obiettivo di portare il rapporto deficit/Pil al 3,3% nel 2025 e al 2,8% nel 2026, che consentirà di uscire dalla procedura per deficit eccessivo. (LA STAMPA Finanza)

Il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti ha presentato il Piano Strutturale di Bilancio di medio termine aggiornato. La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha trasmesso alle Camere il Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029, secondo quanto previsto dal Capo IV del Regolamento (UE) 2024-1263 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2024. (Il Giornale d'Italia)

Il piano è stato rivisto alla luce dei nuovi dati Istat su pil e deficit degli anni passati. Partendo da una stima del 3,8% del Pil per l’anno in corso (più bassa del 4,3% stimato lo scorso aprile), il governo si pone l’obiettivo di portare il rapporto deficit/Pil al 3,3% nel 2025 e al 2,8% nel 2026 (non più al 2,7% come nella prima versione), cifra che consentirà di uscire dalla procedura Ue per deficit eccessivo. (Il Fatto Quotidiano)

“La finanza pubblica è di nuovo sotto controllo e dopo avere ereditato la situazione disastrosa dovuta all’impatto dei bonus edilizi, le scelte fondate su responsabilità realismo a non portato risultati e già nel 2024 in anticipo sulle nostre previsioni dovremmo riuscire a tornare in avanzo primario, ovvero lo stato risparmierà più di soldi quanti ne spende al netto del costo del debito pubblico”. (Agenzia askanews)