Sul prezzo dell’oro pesa l’effetto Trump, perché il metallo giallo cala per la prima volta
I mercati hanno risposto positivamente all'elezione di Donald Trump a 47° presidente degli Stati Uniti d'America, soprattutto per quanto riguarda industrie e Bitcoin. A gongolare è soprattutto Elon Musk, i cui asset si sono impennati garantendogli un guadagno di 13 miliardi di dollari in un solo giorno dalla vittoria di Trump. Ma c'è un mercato che ha risentito negativamente dell'effetto Trump: è quello dell'oro, che ha registrato una frenata di quasi il -7% dopo anni di crescita continua. (QuiFinanza)
La notizia riportata su altre testate
Lo stesso Trump non sembra avere come grande priorità la riduzione di deficit e debito pubblici. Le incertezze sulla crescita economica da un lato sono minori ma dall’altro sono ora influenzate dai timori legati ai dazi che il presidente eletto ha preannunciato. (Corriere del Ticino)
. Il lingotto con consegna immediata cede lo 0,71% a 2.554 dollari l'oncia mentre i contratti con scadenza dicembre perdono l'1,06% a 2.559 dollari l'oncia. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
I prezzi dell'oro sono scesi oggi al livello più basso dal 20 settembre, segnando la più grande correzione dell'anno. La correzione iniziata il 31 ottobre ha già raggiunto circa il 7%, ovvero 200 dollari per oncia. (XTB)
Timidi segnali di tenuta da parte del Gold future (scadenza dicembre 2024), che si mantiene al di sopra del supporto a 2.560-2.550 dollari, pur senza mostrare una reale capacità di reazione: la tenuta de precedente sostegno ha frenato la caduta del metallo prezioso, ma per il momento non ha ancora decretato la fine della discesa e c’è il rischio che proprio il cedimento di 2.550 possa alimentare ulteriormente la fase correttiva. (Milano Finanza)