Margaret Spada, dalla laurea in Romania alle testimonianze delle sue pazienti chi è il chirurgo Marco Procopio
“Rimodellamento del naso in soli 20 minuti”. Quasi sicuramente è stato questa messaggio lanciato su TikTok dal chirurgo Marco Antonio Procopio a convincere Margaret Spada a sottoporsi a un intervento di rinoplastica che le è costato la vita. La ragazza partita da Lentini, nel Siracusano, è morta nell'ambulatorio del quartiere Eur di Roma dove sperava di ottenere un profilo più affascinante. Ma chè è il medico al quale la vittima si è affidata? Chi è Marco Antonio Procopio Nato in Brasile, 32 anni, Marco Antonio Procopio si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l'università di "Vasile Goldis" di Arad, in Romania. (Tiscali Notizie)
Se ne è parlato anche su altri giornali
È quanto ha detto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, a margine di un evento all’ospedale Sant’Andrea di Roma, in merito al decesso di Margaret Spada, la ragazza ventiduenne originaria di Lentini che si era sottoposta ad un intervento di rinoplastica in uno studio privato nella Capitale. (Giornale di Sicilia)
Resta da chiarire se a provocare la morte della 22enne che si era sottoposta a un intervento di rinoplastica sia stata una reazione allergica all'anestesia o qualche altra sostanza somministrata. Nel frattempo emergono nuove testimonianze (Sky Tg24 )
«Un quadro di sofferenza acuta» che l’ha portata prima in un coma irreversibile e poi alla morte per arresto cardiocircolatorio. (ilmessaggero.it)
Indagini sulla morte di Margaret Spada, la ragazza di 22 anni vittima di un intervento di rinoplastica. Lo studio medico a cui la giovane si era rivolta non aveva l’autorizzazione. Due gli indagati. Servizio di Beatrice Bossi. (TV2000)
Ragazza morta durante intervento di rinoplastica. Rocca: “Studio medico senza autorizzazione” (Quotidiano Sanità)
Uno studio medico che proponeva interventi che forse non poteva né doveva fare. Una tragica fatalità, quelle da ultima riga del bugiardino delle medicine, che nessuno poteva prevedere. Una complicanza che una fiala da tre euro avrebbe potuto evitare. (Repubblica Roma)