Israele colpisce due basi Unifil in Libano. Crosetto: “Inaccettabile”

Israele colpisce due basi Unifil in Libano. Crosetto: “Inaccettabile” Colpite anche su due basi italiane al confine Di: Redazione Sardegna Live - Adnkronos Israele ha colpito tre basi della missione Unifil schierata nel sud del Libano, tra cui anche due basi italiane, a ridosso del confine. Non risultano militari italiani feriti. Nell'attacco sono rimasti invece lievemente feriti due soldati indonesiani. (Sardegna Live)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Nell’anniversario del 7 ottobre, Netanyahu si impegna a “continuare a combattere”, anche se, dopo un anno di guerra, Israele non ha raggiunto nessuno degli obiettivi che s’era prefisso: l’eradicazione di Hamas dalla Striscia di Gaza, la liberazione degli ostaggi, il ritorno a casa di decine di migliaia d’israeliani costretti ad abbandonare le loro case nel Nord del Paese dallo stillicidio di razzi. (Giampiero Gramaglia – Gp News)

Da un Merkava israeliano partono due colpi, il primo la sfiora, il secondo la rade al suolo. Finiscono in ospedale i due militari indonesiani che erano di guardia, feriti in mani… (la Repubblica)

Non c’è il ritiro di un ambasciatore, non c’è una sanzione economica, non c’è una sanzione militare. (Il Fatto Quotidiano)

"Crimini di guerra, non prendiamo ordini da Israele". L'affondo di Crosetto dopo l'attacco alle basi Unifil

Accanto ai compiti di monitoraggio e supporto alle forze armate libanesi, l'esercito italiano assiste anche la popolazione locale. (AGI - Agenzia Italia)

L'attacco, avvenuto nonostante i ripetuti avvertimenti di Hezbollah e l'ordine ai militari UNIFIL di rimanere nelle basi, ha suscitato l'immediata condanna dell'Italia, che schiera il contingente più numeroso con circa 1.200 soldati. (La Stampa)

Il ministro della Difesa Guido Crosetto non ha usato mezzi termini nella sua condanna alle azioni dell’esercito di Tel Aviv, dichiarando in una conferenza a Palazzo Chici che " gli atti ostili compiuti e reiterati dalle forze di Israele contro la base (Unp) 1-31 potrebbero costituire crimini di guerra e rappresentano delle gravissime violazioni delle norme del diritto internazionale umanitario. (il Giornale)