Premio Nobel per la Letteratura 2024: vince Han Kang

Il Premio Nobel per la Letteratura 2024 è stato assegnato alla scrittrice sudcoreana Han Kang, con la seguente motivazione: For her intense poetic prose that confronts historical traumas and exposes the fragility of human life. Ovvero: “Per la sua intensa prosa poetica che affronta i traumi storici e mette a nudo la fragilità della vita umana”. Scopriamo di più su Han Kang, la vita, le opere, i libri pubblicati in italiano. (Sololibri.net)

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Han Kang ha vinto il premio Nobel per la Letteratura La scrittrice sudcoreana di "La vegetariana" è stata premiata per "la prosa intensamente poetica e la sua consapevolezza unica delle connessioni tra corpo e anima" (Dire)

Uscirà in Italia il 5 novembre 'Non dico addio' di Han Kang, vincitrice del Nobel per la Letteratura 2024. Senza esitare Gyeong-ha accetta la pressante richiesta dell'amica Inseon, ricoverata in ospedale a Seul, ma a Jeju la accoglie una terribile tempesta di neve e poi un sentiero nel buio dove si perde, cade e si ferisce. (Gazzetta di Parma)

Nella motivazione dell'Accademia svedese viene sottolineata "la sua intensa prosa poetica che affronta le ferite della Storia e mostra la fragilità della vita umana". Il Nobel per la Letteratura 2024 è stato assegnato alla scrittrice sucoreana Han Kang (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Nata a Gwangju nel 1970, ha già vinto il prestigioso Man Booker Prize nel 2016 per La vegetariana, romanzo che l'ha fatta conoscere e apprezzare anche in Italia, dove è stata pubblicato da Adelphi nella traduzione di Milena Zemira Ciccimarra. (WIRED Italia)

Alla scrittrice sudcoreana Han Kang è stato assegnato il Premio Nobel per la Letteratura 2024 “per la sua intensa prosa poetica che affronta i traumi storici ed espone la fragilità della vita umana”. (Style - Moda Uomo del Corriere della Sera)

Si tratta di un romanzo ambientato in gran parte sulla nostra terra in tempi remoti. L’Umbria del V secolo a.C. era immersa nel mito e nella leggenda. All’epoca, come noto, gli Etruschi dominavano la sponda occidentale del Tevere, arroccati nelle loro città, dediti all’agricoltura e ad una vita di (relativi) lussi. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)