Spari a Molfetta, morta 19enne. L'assessore Roselli: «La giustizia faccia chiarezza»
«Esprimo profonda vicinanza e cordoglio per la tragica perdita della giovane ragazza rimasta uccisa nella sparatoria a Molfetta. Di fronte a eventi così devastanti, le parole sembrano insufficienti per descrivere il dolore e lo sgomento che questa comunità sta affrontando».Questo il messaggio dell'assessore comunale alla Sicurezza, Caterina Roselli, dopo i fatti accaduti questa notte a Molfetta, che hanno visto una 19enne barese perdere la vita e altri tre giovani feriti. (MolfettaViva)
Ne parlano anche altri giornali
Spari in un locale di Molfetta, nel barese, la notte scorsa intorno alle 2.30. Sul posto i sanitari del 118 hanno tentato di rianimarla ma non c'è stato nulla da fare. (Adnkronos)
Secondo quanto si apprende, mentre i medici lo stavano medicando il giovane avrebbe avuto uno scatto d’ira che lo avrebbe portato a urlare e poi a scaraventarsi contro il computer, rompendolo. (Telebari)
Così è morta Antonella Lopez in un sabato notte che doveva essere di allegria e spensieratezza, a ballare in compagnia al Bahia beach di Molfetta, e invece si è trasformato in tragedia per la 19enne. Chi era Antonella Lopez La ragazza rimasta vittima della sparatoria seguita a una rissa tra giovani all'esterno del locale viveva nel quartiere San Girolamo di Bari, ma sabato sera aveva raggiunto Molfetta per partecipare a un evento con numerosi deejay organizzato dal locale affacciato sul lungomare. (ilgazzettino.it)
Per il suo omicidio sono imputati il 31enne Davide Lepore e il 29enne Giovanni Didonna di Cellamare.Il primo risponde dell’accusa di essere l’ideatore e l’esecutore del delitto, il secondo invece di aver rubato l’auto usata per l’agguato e quindi di aver partecipato all’omicidio. (Quinto Potere)
Antonella Lopez e il suo fidanzato erano gli obiettivi di una spedizione punitiva in discoteca, degenerata poi in una sparatoria e nell’omicidio della 19enne di San Girolamo. Questa è la prima ricostruzione degli inquirenti che stanno interrogando le persone coinvolte nella triste vicenda e quelle che hanno assistito alla scena. (Quinto Potere)
Il delitto fu compiuto – secondo l’accusa – da uomini che agirono per conto del clan mafioso Capriati di Bari vecchia e del clan Parisi-Palermiti del quartiere Japigia, in lotta con gli Strisciuglio che avevano il predominio al San Paolo e San Girolamo. (l'Immediato)