Strage di Bologna, l’ergastolo a Bellini: così è stato smontato l’alibi della partenza da Rimini, il ruolo di Gelli e dei Servizi segreti

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Tra i soggetti indicati dai giudici «vi era senza ombra di dubbio il latitante Paolo Bellini», la cui presenza alla stazione di Bologna al momento della strage «era finalizzata o a trasportare, consegnare e collocare quantomeno parte dell’esplosivo utilizzato oppure, a prescindere dal trasporto, dalla consegna e dalla collocazione dell’esplosivo, a fornire un materiale supporto all’azione degli altri compartecipi, nella piena consapevolezza che nella sala d’aspetto di seconda classe sarebbe stato collocato un micidiale ordigno». (Corriere Romagna)

Su altre testate

In 421 pagine le conclusioni dei giudici della Corte d'assise d'appello di Bologna: "È provata, al di là di ogni ragionevole dubbio, la consapevole e premeditata partecipazione attiva del Bellini alla strage di Bologna" (Il Fatto Quotidiano)

Tra le persone del commando terroristico che eseguì materialmente la strage della stazione di Bologna il 2 agosto 1980 «vi era senza ombra di dubbio alcuno» Paolo Bellini, la cui presenza in stazione al momento dell'attentato «era finalizzata o a trasportare, consegnare e collocare quantomeno parte dell'esplosivo» oppure a fornire un supporto materiale all'azione «nella piena consapevolezza» che nella sala di aspetto sarebbe stato collocato l'ordigno che uccise 85 persone. (Corriere della Sera)

Spiegato anche il ruolo di Licio Gelli e dei Servizi segreti. (Fanpage.it)

Strage di Bologna, i giudici: «L’ex Avanguardia Nazionale Paolo Bellini portò la bomba»

Tra le persone del commando terroristico che eseguì materialmente la strage della stazione di Bologna il 2 agosto 1980 ' vi era senza ombra di dubbio alcuno ' Paolo Bellini, la cui presenza in... (Virgilio)

– La Corte di assise di appello di Bologna identifica così il ruolo di Paolo Bellini nella strage di Bologna del 2 agosto 1980: tra le persone del commando terroristico che eseguì materialmente la carneficina “vi era senza ombra di dubbio alcuno” Bellini, la cui presenza in stazione al momento dell'attentato “era finalizzata o a trasportare, consegnare e collocare quantomeno parte dell'esplosivo” oppure a fornire un supporto materiale all'azione “nella piena consapevolezza” che nella sala di aspetto sarebbe stato collocato l'ordigno che uccise 85 persone. (il Resto del Carlino)

Tra le persone del commando terroristico che eseguì materialmente la strage della stazione di Bologna il 2 agosto 1980 «vi era senza ombra di dubbio alcuno» Paolo Bellini, la cui presenza in stazione al momento dell'attentato «era finalizzata o a trasportare, consegnare e collocare quantomeno parte dell'esplosivo» oppure a fornire un supporto materiale all'azione «nella piena consapevolezza» che nella sala di aspetto sarebbe stato collocato l'ordigno che uccise 85 persone, tra cui tre donne sarde: Lidia Olla, Maria Fresu e la sua figlioletta Angela, di appena tre anni. (L'Unione Sarda.it)