Con l’esercito libanese tra le macerie di Marjayoun: «Non saremo più bombardati»

MARJAYOUN (LIBANO). Nel centro di Marjayoun, una città nel sud del Libano, si aggirano alcune persone. La maggior parte delle saracinesche è abbassata. Soltanto un piccolo supermercato accoglie qualche cliente. Ogni dieci minuti nella rotatoria appaiono alcuni veicoli militari, a uno a uno. «C’è soltanto l’esercito, nessun altro» esclama un signore. A differenza di altre località del sud del Liba… (La Stampa)

Ne parlano anche altri media

A meno di due giorni dall’inizio del cessate il fuoco, Israele ha colpito nuovamente il sud del Libano con un attacco aereo, dimostrando ancora una volta come possa agire senza temere conseguenze. Il pretesto, questa volta, era un presunto deposito di razzi di Hezbollah. (Il Fatto Quotidiano)

La rivelazione del New York Times: dopo l'accordo raggiunto sul Libano, anche l'Iran sembra intenzionato a rinunciare a una rappresaglia. E lo Stato ebraico non sembra interessato a concessioni (Adnkronos)

«Ho dato istruzioni all'esercito: se in Libano ci sarà una violazione massiccia dell'accordo, non opereremo chirurgicamente come stiamo facendo ora, ma ho ordinato una guerra intensiva»: lo ha detto in un’intervista a Channel 14 il premier israeliano Benjamin Netanyahu. (Corriere della Sera)

Libano, l’altolà di Israele ai civili: «Aspettate a tornare»

Ma il primo ministro Benjamin Netanyahu pone condizioni. "Sono pronto per un cessate il fuoco nel Sud quando pensiamo di poter ottenere il rilascio degli ostaggi", ha detto a Channel 14. (Tiscali Notizie)

Già in bilico il cessate il fuoco tra Israele ed Hezbollah: multiple violazioni della tregua in Libano Dopo appena due giorni la tregua tra Israele ed Hezbollah in Libano vacilla già pericolosamente. L’IDF ammette: “Le possibilità di una ripresa della guerra sono del 50%”. (Fanpage.it)

Un sospiro di sollievo per il mondo e per Beirut, che ieri, alle prime luci dell’alba, si è risvegliata nel silenzio assordante del cessate il fuoco dopo una giornata in cui sono piovute centinaia di bombe. (ilmessaggero.it)