Alberta Ferretti lascia direzione creativa dopo 40 anni

Con una lunga lettera indirizzata a colleghi e amici la stilista Alberta Ferretti lascia la direzione creativa del brand del gruppo Aeffe che ha fondato negli anni '80 e che porta il suo nome. "Era l’anno 1981 quando una giovane donna con tanti sogni e passioni portava per la prima volta una sua collezione in passerella - scrive la stilista a una settimana esatta dalla presentazione della collezione per la prossima primavera-estate - Quei momenti li ricordo come se fossero ieri. (Today.it)

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La sfilata Primavera/Estate 2025 è stata l’ultima di Alberta Ferretti alla direzione creativa di Alberta Ferretti, il brand da lei fondato. Ad annunciarlo è stato il cda di Aeffe, società del lusso, quotata in Borsa Italiana, proprietaria anche di Philosophy di Lorenzo Serafini, Moschino e Pollini. (Forbes Italia)

Alberta Ferretti, icona del Made in Italy, ha annunciato la sua decisione di lasciare la direzione creativa del brand che porta il suo nome (DiLei)

Vanta però alle spalle più di 40 anni di carriera e sente sia giunto il momento. Non è un vero e proprio addio al suo brand, che porta il suo nome e per questo è di fatto inscindibile da lei. (QuiFinanza)

I brand del lusso sfilano a Milano Moda Donna le prossime collezioni primavera-estate 2025

La sua ultima collezione, tutta concepita da lei e realizzata nella sede centrale del Gruppo Aeffe fondato col fratello Massimo Ferretti a San Giovanni in Marignano. – La Regina della leggerezza lascia la direzione stilistica del marchio che ha fondato, tutta da sola, cinquant’anni fa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La stilista 74enne rimarr nel suo ruolo di vicepresidente di Aeffe Group, che gestisce il suo marchio omonimo... Alberta Ferretti ha lasciato il ruolo di direttore creativo del marchio che ha fondato. (Virgilio)

I marchi del lusso distillano la loro eccellenza del fatto a mano e a macchina nell'abbigliamento da indossare di giorno e di sera e ne esaltano la praticità e la disinvoltura moderna insieme alla raffinatezza e alla manifattura. (Il Giornale d'Italia)