Adesso Israele deve infuriarsi davvero con l'Iran - Israele.net

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Adesso Israele deve infuriarsi davvero con l’Iran Il mondo che dovrebbe essere libero è prigioniero di un'industria di menzogne in cui l'asse del male che semina distruzione, terrore e devastazione viene visto come giusto, e Israele come il problema Di Ben-Dror Yemini È passato un anno dal feroce massacro. È passato un anno dallo stupro del nostro popolo. Un anno di razzi. Un anno di missili. Un anno di sofferenze. (israele.net)

Se ne è parlato anche su altri media

Dall’inizio di quest’anno il regime ha già impiccato oltre 555 persone, di cui 255 dall’insediamento del nuovo presidente, Massuod Pezeshkian, che ancora qualcuno in Occidente chiama “moderato”. Forse, mentre stiamo leggendo queste righe, Israele potrebbe avere già iniziato l’attacco all’Iran, se nel frattempo il presidente Joe Biden non l’abbia convito a desistere, ma sembra molto difficile. (L'Opinione delle Libertà)

Il quadro è ormai chiaro, il puzzle è completo: la guerra di Benjamin Netanyahu ha l’obiettivo di riscrivere i confini geopolitici di tutto il Medio Oriente. Per sempre. (Il Dubbio)

Sono molteplici e profonde. Come è cambiato il Medio Oriente dopo il 7 ottobre 2023 e cosa farà Israele contro l'Iran. L'analisi di Germano Dottori per la fondazione Med-Or (Start Magazine)

Intervista a Rula Jebreàl: «L’Occidente fermi il massacro in Medio Oriente. Netanyahu non vuole la pace e non lavora per il bene di Israele»

Gli iraniani, maggioritariamente di stirpe iafetica o, se si preferisce, caucasica o ariana, hanno sempre tenuto a sottolineare la propria origine indoeuropea, contrapponendosi ai popoli semiti, quali sono gli arabi e gli ebrei. (Tiscali Notizie)

Nei media occidentali, l’uso di un linguaggio rovesciato fa passare l’invasione per difesa, l’escalation per una de-escalation, gli aggressori per le vittime, producendo di fatto una vera e propria normalizzazione dell’ineluttabilità della guerra. (DinamoPress)

Rula Jebreal, giornalista internazionale e scrittrice, italo palestinese e israeliana, è docente presso l’università di Miami. Opinionista politica, collabora come editorialista per il New York Times, il Washington Post e per riviste come Foreign Policy, con al rete televisiva americana CNN e MSNBC. (Partito Socialista Italiano)