Il prof precario: “Ssis, Tfa, Cfu: entrare in ruolo è sempre un’odissea”
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Lo ha provato sulla sua pelle. Due anni come docente precario alle medie e negli istituti tecnici. Poi il concorso per entrare di ruolo. Ma Paolo Guandalini, 28 anni, laurea in lettere, ha deciso di continuare a studiare per provare almeno sulla carta a mettere ordine nel caos della scuola italiana. Con un master all’Alma Mater in organizzazione e gestione delle istituzioni scolastiche, e attualm… (La Repubblica)
Su altri media
E’ tra quei tipi di lavoro che subira’ molti cambiamenti nel corso del prossimo decennio e perderà molte delle tutele contrattuali che oggi lo caratterizzano. Io prevedo che il lavoro degli insegnanti in Italia e non solo sarà sempre più precario e sarà svolto non per l’intera vita lavorativa. (Tecnica della Scuola)
Antonello Giannelli Cattedre scoperte a scuola (rtl.it)
Questa è una lettera di sfogo che incontrerà parecchie incomprensioni e critiche e, ammesso che venga pubblicata, la scrivo per me stessa, per tenere in memoria ed esprimere tutto il mio dissenso e l’amarezza che provo in questo momento. (Tecnica della Scuola)
Il docente e scrittore, Enrico Galiano ha pubblicato un post su Facebook in cui denuncia la crisi della scuola e la mancanza di insegnanti. Secondo Galiano, ci sono 62.560 cattedre scoperte in Italia, ma solo 45.000 assunzioni previste, il che significa che un terzo delle cattedre resterà vuoto. (Orizzonte Scuola)
Come è possibile che ogni anno scolastico si apra con lo stesso copione? Come mai lo scenario non cambia mai? Precarietà e incertezza caratterizzano la prima campanella: mai una volta, ormai da decenni, che l’anno scolastico si apra tranquillamente, con tutte le sue cose a posto, con una organizzazione precisa e puntuale. (LA NAZIONE)
Pensavamo che i tempi dei famigerati banchi a rotelle costati milioni e poi gettati chissà dove, e quelli degli insegnanti a gettone (leggi precari) fossero finiti, insieme a quella didattica a distanza che ha fatto più danni che benefici ai nostri ragazzi. (Torino Cronaca)