Cosa c’è dietro al crollo in Borsa di Tesla: è la fine dell’auto elettrica di Elon Musk?
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Lunedì 11 marzo le azioni di Tesla sono crollate del 15%. È il più grande calo in cinque anni. Rispetto al massimo storico raggiunto il 17 dicembre (1.500 miliardi di dollari di capitalizzazione) il titolo è sceso del 50%. Intanto davanti agli showroom dell'azienda i manifestati si schierano per bloccare l'entrata e i clienti appiccicano adesivi con Musk truccato da pagliaccio sulle loro auto. Il miliardario può contare su un unico alleato, Donald Trump (Fanpage.it)
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Tesla Motors indice dei titoli tecnologici USA (Teleborsa)
Tesla Motors Nasdaq 100 (Teleborsa)
Tesla è stata fondata nel 2003, non da Elon Musk, e in poco più di 20 anni è diventata l’azienda di auto con la più alta capitalizzazione di mercato. L’immagine di Donald Trump davanti alla Casa Bianca con una Tesla Model S rossa doveva essere il primo punto per rilanciare quella che fino a pochi mesi fa era una caso di successo fulminante, almeno nel mercato automobilistico. (Fanpage.it)
Le indicazioni non costituiscono invito al trading.(A cura dell'Ufficio Studi Teleborsa) Peggiora la performance del Future sul Natural Gas TTF, con un ribasso del 2,73%, portandosi a 41,092 euro per Megawatt-Ora. (Teleborsa)
Ci sono anche altri numeri che dovrebbero preoccupare l’uomo più ricco del mondo (o potrebbe forse non importargli nulla, considerata la visionaria eccentricità) e sono quelli delle vendite di modelli Tesla, che stanno precipitando alla pari delle azioni. (Gazzetta di Parma)
(Teleborsa) L'oro nero ha aperto a 67,7 in crescita dello 0,77%, rispetto alla chiusura precedente. Intanto il future sull'oro prosegue poco mosso scambiando a 2.985,26, dopo aver avviato la seduta a 2.986,88. (Teleborsa)