Silenzo assordante, il film degli studenti romani contro il bullismo
Com’è ben noto, Il Centro Nazionale Contro il Bullismo – Bulli Stop è costantemente impegnato a prevenire e contrastare bullismo e cyberbullismo attraverso molteplici attività progettuali.
Cento studenti romani hanno risposto alla chiamata del Centro Nazionale Contro il Bullismo – Bulli Stop dando vita a un film breve contro il bullismo intitolato “Silenzio assordante” che verrà proiettato nelle loro stesse scuole. (Tua City Mag)
Ne parlano anche altre testate
Il sindaco di Cento, Comune in provincia di Ferrara, ha deciso di mettere in campo una nuova strategia contro i bulli: sanzionare le famiglie vengono ritenuti responsabili di fenomeni di bullismo. (Today.it)
Il Comune di Cento, in provincia di Ferrara, ha deciso di sanzionare le famiglie di giovani che vengono ritenuti responsabili di fenomeni di bullismo. (Gazzetta di Parma)
Cento. Il Comune di Cento si fa pioniere in provincia di Ferrara in un campo delicato come quello del bullismo, decidendo di sanzionare le famiglie di giovani ritenuti responsabili di questo genere di episodi. (Estense.com)
Si tratta del sindaco di Cento, che nel nuovo regolamento di polizia urbana ha voluto inserire delle multe per i genitori i cui figli si macchiano di episodi di bullismo. Di episodi di bullismo, oramai, se ne parla purtroppo tantissimo. (News Prima)
CENTO. Il Comune di Cento, in provincia di Ferrara, ha deciso di sanzionare le famiglie di giovani che vengono ritenuti responsabili di fenomeni di bullismo. Nel nuovo regolamento di polizia urbana del Comune, che verrà votato il 22 marzo, è stato introdotto infatti l'articolo 7 bis, suddiviso in sei commi, che sostanzialmente introduce la possibilità per l'Amministrazione di contestare una sanzione amministrativa da 100 a 300 euro a chi ha la patria potestà dei ragazzini che dovessero tenere in ambito scolastico e fuori atteggiamenti che possono "costituire pregiudizio per la sicurezza urbana e nocumento per la civile convivenza". (Trentino)
Nel nuovo regolamento, che verrà votato il 22 marzo, è stato inserito infatti l'articolo 7 bis, suddiviso in sei commi, che sostanzialmente introduce la possibilità per l'Amministrazione di contestare una sanzione amministrativa da 100 a 300 euro a chi ha la patria potestà dei ragazzini che dovessero tenere in ambito scolastico e fuori atteggiamenti che possono «costituire pregiudizio per la sicurezza urbana e nocumento per la civile convivenza». (La Stampa)