Strage di Nuoro, oggi le autopsie sui corpi della moglie e del figlio di 10 anni

Secondo le prime indiscrezioni, Roberto Gleboni avrebbe ucciso la consorte con quattro colpi di pistola, due alla tempia e due al torace: un dettaglio che potrebbe rivelare una sorta di accanimento, forse a confermare le voci secondo cui negli ultimi mesi Giusy Massetti avrebbe maturato la decisione di separarsi. Gli inquirenti hanno anche già avviato gli accertamenti bancari e patrimoniali All’ospedale Brotzu di Cagliari è il giorno delle autopsie sui corpi di Giusy Massetti e Francesco Gleboni, la moglie e il figlio di 10 anni di Roberto Gleboni, l’uomo morto suicida dopo aver quasi sterminato la famiglia a Nuoro (Sky Tg24 )

La notizia riportata su altre testate

Giusi Massetti si era molto allontanata dai propri affetti, probabilmente proprio su impulso di Gleboni. Anche la figlia Martina era sotto stretto controllo dell’uomo, in una dinamica fortemente patriarcale all’interno delle mura domestiche. (Cagliaripad.it)

Strage di Nuoro: anche l’Italia ha un problema con le armi (Today.it)

Alle ore 15,30 del pomeriggio, nella parrocchia San Domenico Savio, don Stefano Saba celebrerà quelli di Giusi Massetti e dei figli Martina e Francesco. (Cronache Nuoresi)

La psichiatra Alessandra Nivoli: «Violenza psicologica familiare dietro la strage di Nuoro»

La mattina però sono state le urla a svegliarmi. “Quando siamo andati a letto, la sera prima, eravamo tranquilli. (Il Fatto Quotidiano)

Quattro colpi di pistola contro sua moglie, due alla tempia e due al torace, uno solo, fatale, per Martina, uno per Paolo Sanna, il vicino ammazzato per caso, perché per una tragica fatalità si trovava sul pianerottolo mentre il 52enne Roberto Gleboni passava con la pistola, diretto a casa di sua madre dopo aver sterminato la sua famiglia. (Casteddu Online)

Sulla strage di Monte Gurtei interviene, interpellata dalla Nuova Sardegna, la psichiatra sassarese Alessandra Nivoli, professoressa associata di psichiatria, direttrice della clinica psichiatrica dell’università di Sassari e responsabile dell’unità di Vittimologia, trauma e prevenzione della violenza. (La Nuova Sardegna)